2010-03-29 14:25:26

Il Papa invita a pregare per i cristiani perseguitati. La testimonianza di un missionario saveriano in Indonesia


“Perché i cristiani perseguitati a causa del Vangelo, sostenuti dallo Spirito Santo, perseverino nella fedele testimonianza dell’amore di Dio per l’intera umanità”: è questa l’intenzione missionaria di preghiera del Papa per il mese di aprile. Un invito particolarmente significativo in questo tempo forte dell’Anno Liturgico. Lo sottolinea il missionario saveriano padre Silvano Laurenzi, raggiunto telefonicamente in Indonesia da Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

R. - E’ chiaro che questi sono momenti forti per noi e per la comunità, per rafforzare il passo per seguire il Cristo sofferente attraverso le situazioni locali, attraverso la sofferenza della gente. Seguire il Cristo che continua a soffrire e a portar la Croce. Questi momenti come la Domenica delle Palme, come la Settimana Santa, danno la forza a tutti i cristiani e a noi missionari di continuare quest’impegno nelle difficoltà. La difficoltà è normale per il missionario, rientra nel programma. Perché se non ci fossero le difficoltà non saremmo qua. Dobbiamo vivere con impegno, con la preghiera, con la pazienza, con la carità e la testimonianza. La notizia che la gente aspetta, è quella della Pasqua, del Cristo risorto, del Cristo che è vita.

 
D. – La Chiesa è cresciuta proprio nelle persecuzioni, dal sangue dei suoi martiri sono nate tante testimonianze...

 
R. – Sì, è così. Dico una cosa grossa, ciò è anche un vantaggio, perche se non c’è questa lotta, questa tensione, questa coscienza, ci si adagia, come purtroppo avviene in Europa. Gesù porta la vita. La vita! Ma sta a noi inventare in che modo portarla al prossimo. Come portare la gioia? Noi cantiamo la gioia, ma a volte non c’è la gioia.

 
D. – Qual è il suo augurio in questa Settimana Santa per la sua comunità di fedeli?

 
R. – Di rafforzare la fede, la pazienza, di rafforzare la fede, perché ci sono tante sette che continuano a portar via cattolici, ad invitarli a cambiare chiesa, e allora ci vuole la pazienza. Il nostro impegno è quello di essere fedeli a Gesù e di non deludere mai Gesù. Gesù è fedele fino alla Croce e noi vogliamo essere fedeli fino alla Croce.

 
D. – Come l’intenzione generale, appunto, sottolinea la perseveranza nella testimonianza…

 
R. – Esattamente! Ma se non c’è una fede forte e radicata, basta un niente, un soffio di vento che ci fa crollare, per cui dobbiamo correre. Il nostro lavoro forte è, soprattutto con la comunità di base, nei rioni, uscire tutte le sere, le Messe, gli incontri per tener viva questa fede.







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