Gerusalemme: sulle orme di Gesù nella Domenica delle Palme
Code di pellegrini si accalcano in questi giorni attorno alle porte di Gerusalemme
ripercorrendo le stesse strade calcate da Gesù Cristo. La città ieri, per la Domenica
delle Palme, si è vestita a festa e riti e preghiere si sono alternati a inni e canti.
Il sole ha dissipato le nubi del cielo di Gerusalemme, per illuminare di gioia la
Città Santa, che con la giornata della Domenica delle Palme è entrata nella settimana
più importante. Palme, bandiere, rami d’ulivo, una folla festante dalle lingue più
varie, ha compiuto il tradizionale percorso, che dal santuario di Beffage attraversa
la china del Monte degli Ulivi, per poi risalire dalla Valle del Cedron. Il momento
più emozionante è quello in cui i frati francescani e chierici entrano per l’antica
porta dei leoni, che immette nella Città Vecchia, sventolando le palme e cantando
il Salmo 121. Difficile quantificare questa folla colorata. Migliaia e migliaia di
fedeli locali e pellegrini, non numerosi quanto negli anni precedenti, che si sono
raccolti attorno al patriarca di Gerusalemme dei latini, mons. Fouad Twal, presso
la Chiesa di S. Anna, sulla via dolorosa. Ringraziando i fedeli che hanno partecipato
a questa festa così popolare, e i pellegrini venuti da lontano, il Patriarca ha ricordato
che siamo invitati ad acclamare il Signore, che ha vissuto questo momento di gloria
prima di conoscere la Sua passione. Gesù entra a Gerusalemme, ha detto mons. Twal,
senza armi né esercito, senza muro di separazione, né posto di blocco, in tutta semplicità
compiendo la profezia. La Settimana Santa è un invito a seguire Gesù, e come lui entrare
coraggiosamente nella città e nella società. Prima di concludere benedicendo la folla
con la croce, il Patriarca si è soffermato a parlare della passione di Cristo, "una
prova in cui il Signore raggiunge le nostre sofferenze e ci trascina verso la resurrezione.
Rifiutato, tradito, inchiodato sulla croce, Gesù domina la città, domina il mondo
per restituire all’uomo il suo vero volto di figlio di Dio". Si è conclusa ancora
con canti di gioia questa Domenica delle Palme a Gerusalemme, che ha riunito in una
sola voce cristiani giunti da tante parti del mondo, che hanno testimoniato alla minoranza
locale che tutti sono nati in Gerusalemme. (Dalla Città Santa, Sara Fornari)