Leader Paesi arabi in Libia: stop agli insediamenti israeliani
La questione mediorientale è al centro dei lavori del 22.mo Vertice della Lega Araba
che si chiude oggi a Sirte in Libia. I membri dell'organismo si apprestano a chiedere
nuovamente ad Israele di fermare l’allargamento degli insediamenti in Cisgiordania
e a Gerusalemme Est. Il servizio di Eugenio Bonanata.
I colloqui
di pace sono ormai in fase di stallo. I Paesi Arabi hanno appoggiato la richiesta
espressa dal presidente palestinese Abu Mazen, che in queste ore ha ribadito che non
ci sarà alcun negoziato – neanche indiretto - senza un cambio di rotta da parte di
Israele invocato anche dall’Italia. L’obiettivo però è anche quello di proporre delle
alternative e di studiare un nuovo piano di pace arabo, originariamente basato sulla
normalizzazione con Israele in cambio di concessioni territoriali. Dal segretario
generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon il richiamo ad impegnarsi ancora nel sostenere
la ripresa del dialogo. Sullo sfondo il timore di una nuova escalation di violenza
nella Striscia di Gaza, alimentata negli ultimi giorni dalla ricomparsa nella regione
dei carri armati israeliani, dalle vittime e dai razzi lanciati dagli estremisti palestinesi.
Intanto, testimoni riferiscono di diversi mezzi corazzati e ruspe entrati dallo Stato
ebraico nel sud della regione con tutta probabilità per distruggere tunnel utilizzati
per il traffico di armi. Il regime di Hamas prima o poi dovrà essere abbattuto, ha
detto ieri il ministro delle Finanze israeliano Steinitz minacciando una nuova occupazione
di Gaza. Il premier Netanyahu, mostrandosi poco fiducioso sull’esito del vertice della
Lega Araba, ha ribadito che il Paese risponderà a nuovi attacchi dei palestinesi.
Infine, da stasera i valichi con la Cisgiordania resteranno chiusi fino al sei aprile
per la ricorrenza della Pasqua ebraica.