Angelus di Benedetto XVI - Appello per la pace a Gerusalemme - Testo integrale
Mentre ci avviamo a concludere questa celebrazione, il pensiero non può non andare
alla Domenica delle Palme di 25 anni fa. Era il 1985, che le Nazioni Unite avevano
dichiarato “Anno della Gioventù”. Il Venerabile Giovanni Paolo II volle cogliere quella
occasione e, commemorando l’ingresso di Cristo in Gerusalemme acclamato dai suoi giovani
discepoli, diede inizio alle Giornate Mondiali della Gioventù. Da allora, la Domenica
delle Palme ha acquisito questa caratteristica, che ogni due o tre anni si manifesta
anche nei grandi incontri mondiali, tracciando una sorta di pellegrinaggio giovanile
attraverso l’intero pianeta alla sequela di Gesù. 25 anni or sono, il mio amato Predecessore
invitò i giovani a professare la loro fede in Cristo che “ha preso su di sé la causa
dell’uomo” (Omelia, 31 marzo 1985, nn. 5, 7: Insegnamenti VIII, 1 [1985],
884, 886). Oggi io rinnovo questo appello alla nuova generazione, a dare testimonianza
con la forza mite e luminosa della verità, perché agli uomini e alle donne del terzo
millennio non manchi il modello più autentico: Gesù Cristo. Consegno questo mandato
in particolare ai 300 delegati del Forum Internazionale dei Giovani, venuti da ogni
parte del mondo, convocati dal Pontificio Consiglio per i Laici.
Chers
pèlerins francophones, rassemblés en ce dimanche des Rameaux, je vous salue cordialement,
particulièrement vous, les jeunes, en cette vingt-cinquième Journée Mondiale de la
Jeunesse. Accueillez avec joie l’appel à suivre le Christ, à l’aimer par-dessus tout
et à le servir dans ses frères ! N’ayez pas peur de répondre avec générosité, s’il
vous invite à le suivre dans la vie sacerdotale ou dans la vie religieuse. Tout au
long de cette Semaine Sainte, avec Marie, suivez Jésus qui nous conduit vers la lumière
de la Résurrection ! À tous, bonne montée vers Pâques !
I greet all the English-speaking
pilgrims and visitors at this Angelus, especially the young people present
who are celebrating the twenty-fifth World Youth Day. Today we also begin Holy Week,
the Church’s most intense time of prayer and reflection, by recalling Jesus’s welcome
into Jerusalem by the children. Let us make their joy our own, by welcoming Christ
into our lives, our hearts and our families. Upon you and your loved ones, I gladly
invoke the strength and peace of our Lord Jesus Christ.
Ein herzliches
„Grüß Gott“ sage ich allen deutschsprachigen Pilgern und Besuchern, und ganz besonders
den jungen Menschen, die am heutigen Palmsonntag den 25. Weltjugendtag in den Diözesen
feiern. Voll Freude sehen wir, daß auch in unserer Zeit viele Jugendliche Jesus Christus
mit Begeisterung die Tore ihres Lebens öffnen und sich ohne Scheu zu ihrem Herrn und
König bekennen. Der Blick auf die liebende Hingabe Jesu, die wir in den Geheimnissen
der Karwoche betrachten werden, schenke uns allen die Kraft, nicht vor den Ansprüchen
der Nachfolge Christi zurückzuschrecken. Der Herr segne euch und eure Familien.
Saludo
con afecto a los peregrinos de lengua española presentes en esta oración mariana.
Con la celebración del Domingo de Ramos, la Iglesia conmemora la Entrada Triunfal
del Señor en Jerusalén, iniciándose así esta Semana grande y santa, donde celebraremos
los misterios de la Pasión, Muerte y Resurrección de Nuestro Señor. Os invito, queridos
hermanos, a participar con especial fervor en las celebraciones litúrgicas de los
próximos días, para experimentar y gozar de la infinita misericordia de Dios, que
por amor nos libra del pecado y de la muerte. Buenas y santas fiestas. Muchas gracias.
Pozdravljam
dijake Škofijske klasične gimnazije v Šentvidu in vse druge slovenske romarje! Želim
vam, da bi vedno z navdušenjem sprejemali Jezusa kot odrešenika in mu sledili – če
treba tudi preko trpljenja - do zmage vstajenja. Naj vas spremlja moj blagoslov!
[Saluto
gli alunni del Liceo Classico Diocesano di Šentvid e tutti gli altri pellegrini sloveni!
Vi auguro cordialmente di accogliere Gesù come Salvatore sempre con entusiasmo e di
seguirlo – se necessario anche attraverso la sofferenza – fino alla vittoria della
risurrezione! Vi accompagni la mia Benedizione!]
Pozdrawiam pielgrzymów polskich,
szczególnie młodych, którzy przybyli do Rzymu z okazji Światowego Dnia Młodzieży.
Raz jeszcze zadajemy Chrystusowi pytanie: „Nauczycielu dobry, co mam czynić, aby osiągnąć
życie wieczne?” (Mk 10, 17). Przeżycia Wielkiego Tygodnia, które w szczególny
sposób ukazują wielką miłość Boga do człowieka, niech pomogą nam znaleźć właściwą
odpowiedź. Życzę wszystkim głębokiej zadumy nad męką, śmiercią i zmartwychwstaniem
Chrystusa.
[Saluto i pellegrini Polacchi e, in modo particolare, tutti i giovani
che sono venuti a Roma in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Ancora
una volta chiediamo a Gesù: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?”
(Mc 10,17). I misteri della Settimana Santa, che in modo particolare ci mostrano
il grande amore di Dio verso l’uomo, ci aiutino a trovare la giusta risposta. Auguro
a tutti di meditare in profondità la passione, la morte e la risurrezione di Cristo.]
Infine,
saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i giovani venuti
da varie città e diocesi. Cari amici, non temete quando il seguire Cristo comporta
incomprensioni e offese. Servitelo nelle persone più fragili e svantaggiate, in particolare
nei vostri coetanei in difficoltà. A questo proposito, desidero assicurare anche una
speciale preghiera per la Giornata mondiale dei portatori di autismo, promossa dall’ONU,
che ricorrerà il prossimo 2 aprile.
In questo momento, il nostro pensiero
e il nostro cuore si dirigono in modo particolare a Gerusalemme, dove il mistero pasquale
si è compiuto. Sono profondamente addolorato per i recenti contrasti e per le tensioni
verificatisi ancora una volta in quella Città, che è patria spirituale di Cristiani,
Ebrei e Musulmani, profezia e promessa di quell’universale riconciliazione che Dio
desidera per tutta la famiglia umana. La pace è un dono che Dio affida alla responsabilità
umana, affinché lo coltivi attraverso il dialogo e il rispetto dei diritti di tutti,
la riconciliazione e il perdono. Preghiamo, quindi, perché i responsabili delle sorti
di Gerusalemme intraprendano con coraggio la via della pace e la seguano con perseveranza!
Cari
fratelli e sorelle! Come fece Gesù con il discepolo Giovanni, anch’io vi affido a
Maria, dicendovi: Ecco la vostra madre (cfr Gv 19,27). A Lei ci rivolgiamo
tutti con fiducia filiale, recitando insieme la preghiera dell’Angelus.