2010-03-27 15:36:38

L'Onu: il Brasile è il Paese dell’America Latina con le maggiori disuguaglianze sociali


Secondo uno studio pubblicato da Un-Habitat, l’Agenzia delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani, il Brasile é il Paese con più forti disuguaglianze dell’America Latina: mentre il 10% dei più ricchi possiede il 50,6% delle ricchezze prodotte, il 10% dei più poveri beneficia solo dello 0,8% del reddito nazionale. Il documento non é tenero neppure con gli altri Paesi delle regione, ove un quinto dei più facoltosi detiene il 56,9% della risorse. I Paesi con meno diseguaglianze dell’area, ossia Nicaragua, Panama e Paraguay, presentano comunque disparità più gravi rispetto a qualsiasi Paese dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e dell’Europa orientale. Alle spalle del Brasile in quanto a ingiusta ripartizione del reddito, si trova il Messico, che precede nell’ordine Argentina e Venezuela. Lo studio conferma poi che se é vero che il fenomeno dell’urbanizzazione non ha contribuito a ridurre la miseria, che negli ultimi decenni é anzi aumentata, é altrettanto vero che la popolazione che vive nelle campagne e nei centri minori é mediamente più povera rispetto agli abitanti delle metropoli. Nel 1970 ci sono stati 41 milioni di poveri nelle città della regione, il 25% della popolazione di quel tempo, e nel 2007 sono stati registrati 127 milioni di poveri, il 29% della popolazione urbana. Si attesta infine che in Brasile si trova in condizioni di povertà ben il 50,1% delle popolazione che vive in campagna, presentando una situazione migliore di Colombia e Perù, ma lontana da Messico e Cile. (R.P.)







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