Il Cardinale Antonelli: esercitare il diritto all’obiezione per aborto ed eutanasia
Il “Si” alla vita passa per il diritto all’obiezione di coscienza contro eutanasia
e aborto. È questo il cuore del messaggio lanciato dal cardinale Ennio Antonelli,
presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, salutando ieri i partecipanti
al seminario internazionale di studio con le Associazioni Pro-Vita, promosso a Roma
dal dicastero vaticano. “In nome della libertà per tutti, del pluralismo culturale
e della sussidiarietà sociale – ha spiegato il porporato citato dal Sir -, bisogna
rivendicare fermamente, sia per le persone che per le istituzioni, il diritto all’obiezione
di coscienza contro l’aborto e l’eutanasia, diritto non ancora riconosciuto in molti
Paesi. Cercate di mettere sempre in primo piano il grande “Sì” alla vita umana in
tutta la sua pienezza e solo in secondo piano i “No” che pure è necessario pronunciare”,
ha detto ancora il cardinale Ennio Antonelli ai presenti e ha aggiunto: “Non dimenticate
di inserire i delitti di aborto e di eutanasia nel più ampio contesto dei molteplici
delitti contro tutti i diritti fondamentali dell’uomo”. “Contrastare in anticipo i
comportamenti, le iniziative e le leggi eticamente riprovevoli”, l’altro suggerimento
del cardinale, secondo il quale “occorre diffondere la conoscenza e la pratica dei
metodi naturali di regolazione delle nascite, per prevenire la scelta della contraccezione”.
Infine il cardinale Antonelli ha messo l’accento sulla non meno imperante necessita
di “promuovere il sostegno alla maternità, in nome non solo del diritto alla vita,
ma anche del diritto della donna a una effettiva libertà di scelta”. (M.G.)