Migliaia e migliaia di giovani riuniti per rivolgere al Papa domande sul senso della
vita. E il Papa che indica loro l’universale modello dell’amore di Gesù. Amore che
vuol dire alcuni “sì” e alcuni “no” ben precisi, orientati alla scelta di quel bene
“che crea la vera libertà e rende preziosa la vita”. Così giovedì sera si è consumato
il nuovo, affettuoso, incontro tra Benedetto XVI e i ragazzi delle Gmg. Un legame
che lascia vedere, nel sorriso e nell’entusiasmo di quei giovani, quale sia il futuro
e la speranza della Chiesa, come osserva il nostro direttore, padre Federico Lombardi,
nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo
Vaticano:
Decine di
migliaia di giovani in Piazza San Pietro hanno festeggiato i 25 anni delle Giornate
Mondiali della Gioventù insieme al Papa. La grande intuizione di Giovanni Paolo II
ha dato modo alla vastissima attività educativa e pastorale della Chiesa con i giovani
di trovare - in questo mondo globalizzato - i suoi momenti catalizzatori, capaci di
alimentare la gioia dei giovani di festeggiar insieme la loro fede in Cristo e rilanciare
il loro impegno e la loro speranza. I giovani sono nel cuore della Chiesa, sono importanti
per lei, sono il suo futuro, rinnovano la sua giovinezza. E' a loro anzitutto che
si annuncia con freschezza sempre nuova che Cristo è il senso della vita e della storia.
Innumerevoli educatori e santi hanno dedicato la loro vita al servizio dei giovani,
che hanno conservato per loro gratitudine immensa. Questa storia
è attuale e continua. Quali altri grandi incontri di giovani parlano al mondo di speranza
come le Giornate Mondiali della Gioventù e le innumerevoli realtà locali da cui esse
provengono e che esprimono? Episodi drammatici e scandalosi di abusi - anche se rari
e circoscritti - vanno chiaramente combattuti e prevenuti, proprio perché questa meravigliosa
corrente continui a dare i suoi limpidi frutti per la gioventù di tutto il mondo.
Con il Papa, il cammino continua guardando con entusiasmo in avanti.