Usa: il cardinale George annuncia una netta flessione delle denunce degli abusi sui
minori
Le denunce di abusi sessuali nelle diocesi e ordini religiosi degli Stati Uniti hanno
subito una netta flessione nel 2009 e la grande maggioranza di esse si riferisce a
casi avvenuti nei decenni passati. È quanto emerge dal rapporto annuale del Centro
di ricerca applicata sull’apostolato (Cara) della Georgetown University di Washington.
L’istituto ha ricevuto l’incarico dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb)
di verificare l’applicazione nelle diocesi americane della “Carta di Protezione dei
bambini e dei giovani” adottata dai vescovi nel 2002 a Dallas, dopo lo scandalo scoppiato
nei mesi precedenti. Al monitoraggio, iniziato sette anni fa, partecipano quasi tutte
le 195 diocesi statunitensi con l’eccezione di sei. Secondo il rapporto pubblicato
sul sito della Conferenza episcopale, nel 2009 sono state registrate in tutto 398
denunce più di un terzo in meno rispetto al 2008. Nel 12,5% dei casi le accuse si
sono poi rivelate false e prive di fondamento. Da rilevare che nel 2004 il numero
dei casi denunciati era superiore a mille e che da allora si è registrato un calo
costante. In netta flessione anche le somme sborsate per il risarcimento alle vittime:
104,4 milioni di dollari contro i 376 milioni del 2008 e i 499 milioni del 2007. Le
somme investite dalle diocesi per i programmi di protezione dei bambini, le indagini
e il personale assunto a questo scopo hanno superato i 21 milioni di dollari. Nella
presentazione del rapporto il presidente della Conferenza episcopale, cardinale Francis
George pone l’accento sul grande sforzo intrapreso dalla Chiesa statunitense per assicurare
la protezione dei minori. L’arcivescovo di Washington esprime particolare soddisfazione
per l’aumento dei bambini coinvolti in programmi di prevenzione per aiutarli a proteggersi
da abusi, esprimendo l’auspicio che le misure adottate dalla Chiesa americana possano
essere di esempio anche per altre istituzioni. Il porporato conclude assicurando ai
fedeli la determinazione dei vescovi degli Stati Uniti a continuare l’impegno assunto
nella “Carta per la protezione dei bambini e dei giovani”. (L.Z.)