2010-03-25 15:23:37

Sri Lanka: i cristiani si interrogano sulle elezioni parlamentari dell’8 aprile


Confusione ed incertezza accompagnano in questi giorni i cittadini dello Sri Lanka, che saranno chiamati al voto l’8 aprile prossimo. I dissidi tra i vari schieramenti politici preoccupano i cristiani, che invitano i vari gruppi a collaborare per superare i problemi sociali. Intanto, sono quasi 7.620 i candidati che si contenderanno i seggi nelle elezioni parlamentari, mentre continuano le polemiche sulla legittimità della vittoria del presidente Mahinda Rajapaksa nelle elezioni presidenziali del 26 gennaio. I partiti politici d’opposizione si avviano a presentarsi divisi al voto, mentre il partito di governo cerca di cambiare le regole elettorali per “assicurare la governabilità”. La popolazione è sempre più confusa e delusa da questi giochi elettorali. La scorsa settimana il Movimento di solidarietà cristiana (Csm, gruppi di sacerdoti e laici impegnati nel sociale) ha tenuto un incontro presso la Sala congressi del Centro per società e religione per discutere l’attuale situazione politica e la grande responsabilità che hanno i cristiani. Il Csm invita i cristiani a chiedersi come il voto possa avvenire in concordia con la loro fede e con l’insegnamento di Cristo e ricorda come sia anzitutto importante comprendere l’esatta situazione politica e sociale del Paese. Osserva che il momento storico è importante, per la possibilità di cambiare la politica e la Costituzione. Secondo il parere di madre Beatrice Fernando, delle Suore della Divina Sapienza, riferisce Asianews, “queste elezioni sono un momento cruciale per lo Sri Lanka. Noi [membri del Csm] vogliamo combattere le ingiustizie strutturali della nostra società. Vogliamo aiutare tutti i nostri fratelli e sorelle a vivere una vita dignitosa come è diritto di ognuno, giovane e anziano. Combattiamo con la preghiera, ascoltiamo il pianto e conosciamo le sofferenze della gente”. Mahinda Namal, insegnante cattolico e attivista per i diritti umani, si dice d’accordo per una fede che diventi anche impegno nel sociale a favore dei diritti di ognuno. “La storia dimostra –prosegue- che le costituzioni dello Sri Lanka sono state fatte per l’utilità dei partiti o della coalizione al potere, quindi sono state sempre contrarie alle genuine aspirazioni umane e a una vita fondata su valori. Ora tutti dicono di voler cambiare l’attuale Costituzione, ma questo non può essere deciso in modo arbitrario da un partito politico o da un gruppo”. (A.D.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.