Il cardinale Poletto presenta l'Ostensione della Sindone a Torino
Attesa a Torino e nel mondo per la prima Ostensione della Sindone nel nuovo Millennio,
sul tema “Passio Christi, passio hominis”, scelto dal cardinale Severino Poletto,
custode pontificio del sacro Telo, ospite stamane nella Sala Stampa vaticana per la
presentazione dell’evento, che sarà suggellato dalla visita del Santo Padre. Il servizio
di Roberta Gisotti.
10
aprile-23 maggio, queste le date dell’Ostensione della Sindone, che giunge a 10 anni
dall’ultima nel 2000, promossa dall’arcidiocesi, in collaborazione con gli Enti locali,
Comune, Provincia e Regione. Un “grande evento” non certo voluto - ha sottolineato
il cardinale Poletto - “per attirare l’occhio del mondo su Torino”
:
“Ci tengo a dire che l’Ostensione della Sindone non
è un fatto di turismo religioso, ma è un’iniziativa spirituale, pastorale. Sappiamo
che la Sindone di Torino è oggetto di tanta curiosità scientifica e storica, di tanti
studi che si risolveranno se riusciranno a risolverli, perché comunque resta sempre
un grande mistero come si sia formata quest’impressionante immagine di un uomo crocifisso.
Nella Sindone noi riusciamo a leggere tutti i tratti, tutti i particolari della Passione
di Gesù così come sono descritti dai Vangeli. E’ chiaro che la nostra fede cristiana
non la fondiamo sulla Sindone ma la fondiamo sul Vangelo e sulla testimonianza degli
Apostoli che hanno annunciato Gesù Cristo come unico Salvatore del mondo, crocifisso
ma soprattutto risorto”.
Domenica 2 maggio l’arrivo nel capoluogo piemontese
di Benedetto XVI, che sosterà davanti alla Sindone - già venerata dall’allora cardinale
Ratzinger nel ’98 - e celebrerà la Santa Messa nella Piazza San Carlo.
“Passio
Christi, passio hominis”, il tema dell’Ostensione scelto dall’arcivescovo di Torino:
“Il
Cristo, attraverso la sua Passione e morte, ci ha redenti non solo dal peccato ma
ha dato valore alla sofferenza di ogni uomo e di ogni donna dal primo all’ultimo uomo
che nascerà sulla Terra”.
Novità nella conservazione e presentazione
al pubblico del Telo sacro, annunciate da mons. Giuseppe Ghiberti,
presidente della Commissione diocesana per la Sindone:
“C’è
stato un intervento che possiamo chiamare migliorativo, conservativo. Quest’intervento
ci ha dato la possibilità intanto di liberare la Sindone da elementi che veramente
stavano mettendo a repentaglio il grado di conservazione che si stava cercando di
realizzare. E’ stata cambiata la fodera, sono state tolte le toppe, si è distesa maggiormente
la Sindone stessa; per cui si sono anche guadagnati un paio di centimetri in lunghezza
e soprattutto sono sparite parecchie delle pieghe che disturbavano molto, soprattutto
all’altezza del volto”.
Già 1 milione e 300 mila le prenotazioni per
visitare la Sindone, favorite dal sito Internet multilingue www.sindone.org. Ma l’Ostensione
- ha ricordato il cardinale Poletto - rimane un’esperienza personale e fisica, un
‘venire a vedere’ che non può essere sostituito da nessuna visita virtuale.