2010-03-24 15:19:27

Nord Cipro: appello dell’arcivescovo ortodosso per il restauro dei luoghi sacri


La prima visita di un primate della Chiesa ortodossa cipriota dopo l’invasione turca del 1974 è avvenuta lunedì da parte dell’arcivescovo Chryssostomos II, che ha attraversato la cosiddetta “linea verde”, che divide in due l’isola di Cipro, per giungere nella parte sotto il controllo della Turchia. Secondo quanto comunica l'agenzia France Press, riportata dall’Osservatore Romano, salvaguardare il patrimonio ortodosso è la missione alla base della visita del presule. In particolare, l’arcivescovo, come ha riferito al primo ministro turco in una missiva, auspica che presto possano avviarsi i lavori di restauro del monastero di sant’Andrea apostolo nella penisola di Karpassia, a nord di Cipro, importante luogo di pellegrinaggio per i ciprioti-greci. Accanto alla maggioranza di cristiani ortodossi, a Cipro vi sono anche piccole comunità, come quella latina, armena e maronita. È dal 1963 che sull’isola è si è andata creando una frattura tra la comunità greco-cipriota, maggioritaria, e quella turco-cipriota, minoritaria. Oggi ci si trova di fronte ad una divisione ufficiosa di Cipro tra la repubblica greco-cipriota, riconosciuta dalla comunità internazionale e membro dell’Unione europea, e la repubblica turca di Cipro nord, autoproclamatasi e mai legittimata internazionalmente, ma solo riconosciuta dalla Turchia. Nei prossimi giorni l’arcivescovo Chryssostomos II avrà ulteriori visite e incontri, tra cui in Turchia dal 16 al 19 aprile con il primo ministro Erdogan, per rendergli note chiese e luoghi sacri distrutti da atti di vandalismo. Secondo alcune stime riportate dalla France Press è di circa 520 il numero di chiese, monasteri, cappelle e luoghi di pellegrinaggio danneggiati, profanati e bisognosi di urgente restauro. (C.F.)







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