Benedetto XVI al Forum internazionale dei giovani: il vero amore tra un uomo e una
donna è fedele e definitivo, riflesso dell'amore divino
Sono iniziati oggi a Rocca di Papa, presso il Centro di spiritualità internazionale
“Mondo Migliore, i lavori del decimo Forum Internazionale dei Giovani promosso dal
Pontificio Consiglio per i Laici. Ai partecipanti il Papa ha inviato un messaggio
affermando che “l'uomo è fatto per amare” e che “la sua vita è pienamente realizzata
solo se è vissuta nell'amore”. Benedetto XVI esorta quindi i giovani “a scoprire la
grandezza e la bellezza del Matrimonio: la relazione tra l'uomo e la donna - ha sottolineato
- riflette l'amore divino in maniera del tutto speciale; perciò il vincolo coniugale
assume una dignità immensa”. “In un contesto culturale in cui molte persone considerano
il Matrimonio come un contratto a tempo che si può infrangere, è di vitale importanza
comprendere che il vero amore è fedele, dono di sé definitivo. Poiché Cristo consacra
l'amore degli sposi cristiani e si impegna con loro – conclude il Papa - questa fedeltà
non solo è possibile, ma è la via per entrare in una carità sempre più grande”. Ma
ascoltiamo il servizio del nostro inviato a Rocca di Papa, Davide Dionisi.
“Imparare
ad amare”: è questo il tema del decimo Forum internazionale dei Giovani, l’iniziativa
che ogni tre anni promuove il Pontificio Consiglio per i Laici che ha aperto i battenti
oggi a Rocca di Papa. 250 partecipanti, di età dai 20 ai 30 anni, tutti giovani concretamente
impegnati nella Chiesa, provenienti da circa 90 Paesi e da una trentina di movimenti,
associazioni e comunità internazionali. A loro il Santo Padre, nel messaggio inviato
al presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, il cardinale Rylko, ha spiegato
che questi giorni di formazione, mediante l’incontro, l’ascolto delle conferenze,
la preghiera comune, devono essere anche uno stimolo per tutti i giovani delegati
a farsi testimoni presso i loro coetanei di ciò che hanno visto e ascoltato. Si tratta
di una vera e propria responsabilità, per la quale la Chiesa conta su di loro. Essi
hanno un ruolo importante da svolgere nell’evangelizzazione dei giovani e dei loro
Paesi, affinché rispondano con gioia e fedeltà al comandamento di Cristo: “che vi
amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”. Sempre nel messaggio, il Papa ha invitato
i ragazzi a perseverare sulla via della carità nella sequela di Cristo, dando loro
appuntamento per domenica prossima in Piazza San Pietro, dove si svolgerà la solenne
celebrazione della Domenica delle Palme e della 25.ma Giornata Mondiale della Gioventù.
A mons. Joseph Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per
i Laici, abbiamo chiesto come possono i giovani rispondere alla vocazione cristiana
e all’amore, in un contesto attuale caratterizzato dal relativismo culturale:
R.
– Secondo me possono ricordarsi del grande messaggio cristiano, perché Dio è amore
e il messaggio cristiano, per così dire, è un messaggio d’amore. Ricordandosi di questi
fondamenti che dà la fede, l’amore verso il prossimo, l’amore in famiglia, per gli
amici e così via, i giovani possono fare memoria della grande tradizione cristiana
in questo contesto un po’ confuso, ricordandosi dei grandi pilastri sia dal punto
di vista biblico ma anche di una lunga esperienza di vita cristiana.
D.
– “Imparare ad amare”. Avete scelto un tema che può essere interpretato anche come
un’esortazione. Secondo lei come si impara, allora, ad amare?
R.
– Ricordandosi di questi grandi fondamenti delal fede ma anche guardando gli esempi.
La storia della Chiesa è piena di tantissimi esempi di una vita d’amore, di una vita
sincera, di un amore autentico in primis verso Dio ma naturalmente anche verso il
prossimo. Il nostro Forum vuole presentare questa ricca testimonianza di tantissimi
uomini e donne del passato ma anche del presente.