Filippine: la Chiesa chiede di assicurare il corretto svolgimento della campagna elettorale
A meno di due mesi dalle elezioni politiche e amministrative nelle Filippine, il 10
maggio, si intensificano gli interventi e le iniziative della Chiesa locale per assicurare
il corretto svolgimento del voto. Questa domenica – riferisce l’agenzia Ucan - in
diverse diocesi del Paese i candidati sono stati invitati a sottoscrivere pubblicamente,
nelle rispettive circoscrizioni elettorali, una sorta di patto con gli elettori con
cui si impegnano a condurre una campagna pacifica e trasparente. Durante una di queste
cerimonie l’arcivescovo di Cagayan de Oro, mons. Antonio Ledesma, ha ricordato ai
candidati presenti che lo “slogan più nobile” di un amministratore pubblico è “il
bene comune di tutti”. “La coscienza dovrebbe caratterizzare ogni candidato e anche
ogni elettore più di qualsiasi altra cosa”, ha aggiunto il presule. Alla cerimonia
ha partecipato l’80% dei 75 candidati locali. In un’altra cerimonia nella diocesi
di Tagum, l’ordinario locale mons. Wilfredo Manlapaz, ha espresso l’auspicio che
il nuovo sistema elettronico introdotto per queste elezioni, possa aiutare a garantire
un voto più pulito e senza violenze. Come nelle passate tornate elettorali, con l’avvicinarsi
della scadenza di maggio, cresce la tensione, già degenerata in diverse parti del
Paese in atti di violenza. Resta inoltre l’incognita brogli e il malcostume della
compravendita dei voti, come denunciato di recente da mons. Gilbert Garcera, vescovo
di Daet. In questi mesi l’episcopato filippino è intervenuto a più riprese anche sui
temi della campagna elettorale, richiamando in particolare l’attenzione dei fedeli
sulla difesa della vita e della famiglia. (L.Z.)