Aperto a Rio de Janeiro il quinto “World Urban Forum”
“Il diritto alla città per colmare il divario urbano” è il tema del quinto “World
Urban Forum” iniziato ieri - riferisce la Misna - a Rio de Janeiro e in programma
fino a venerdì. Una riunione alla quale stanno partecipando oltre 15 mila esperti
con l’intento di conoscere i problemi della città. Nell’occasione, la direttrice di
Onu-Habitat, ente delle Nazioni Unite che si occupa di insediamenti umani, Anna Tibaijuk
ha esortato a combattere la povertà nelle grandi metropoli migliorando le condizioni
di vita dei quartieri periferici. Quasi un miliardo di persone popola oggi le baraccopoli
del mondo e 200 milioni di bambini vivono in strada, ha evidenziato Tibaijuka, che
ha chiesto ai capi di governo “di avere il coraggio per affrontare i problemi delle
città – come la crescita incontrollata e l’inquinamento – che colpiscono sempre i
più vulnerabili”. In un messaggio inviato al Forum, il segretario generale dell’Onu,
Ban Ki-moon, ha definito “una violazione dei diritti umani” le condizioni di vita
nelle baraccopoli, ricordando che la comunità internazionale ha la responsabilità
di garantire a tutti gli abitanti i servizi igienici di base, la sicurezza e il lavoro.
Il presidente brasiliano Lula ha mostrato i risultati raggiunti dal suo Paese le nella
lotta alla povertà nelle grandi città. “Stiamo dimostrando – ha detto - che è possibile
combinare la crescita economica con la distribuzione del reddito e le politiche per
migliorare la vita delle persone”. Secondo il rapporto di Onu-Habitat, negli ultimi
10 anni, la popolazione delle ‘favelas’ brasiliane è diminuita del 16% anche grazie
alle politiche economico-sociali del governo che hanno ridotto l’esodo dalle campagne
alle città, sono inoltre migliorate le condizioni di vita dei 50,4 milioni di brasiliani
– su una popolazione totale di 192 milioni – che vivono nelle baraccopoli. (B.C.)