Responsabili religiosi di diverse fedi animano da oggi per la prima volta un vertice
di due giorni sull'Aids, organizzato a Den Dolder, nei Paesi Bassi, dall’Alleanza
ecumenica “Agire insieme” e dall’organismo cattolico olandese per lo sviluppo “Cordaid”.
Prendono parte all’incontro circa quaranta leader cristiani, musulmani, ebrei, induisti
e buddhisti, che si soffermeranno sulle misure di prevenzione e contrasto della pandemia,
su strategie atte a porre termine alla stigmatizzazione e discriminazione, ma anche
sulle modalità più opportune di esprimersi apertamente sulla malattia e sulle problematiche
umane e sociali ad essa correlate. Il vertice costituirà inoltre un’opportunità di
confronto e dialogo con malati di Hiv e con specialisti impegnati nella lotta contro
l’Aids. Sostegno all’iniziativa è stato concesso dal ministero degli Esteri olandese,
dall’agenzia delle Nazioni Unite Unaids e dal Consiglio ecumenico delle Chiese, che
sarà rappresentato a Den Dolder da due dei suoi presidenti - l’abuna Paulos, patriarca
della Chiesa ortodossa Tewahedo di Etiopia e la pastora Ofelia Ortega, della Chiesa
presbiteriana riformata di Cuba – nonché dal suo segretario generale, il pastore Olav
Fykse Tveit. (M.V.)