2010-03-21 15:54:07

Giorno decisivo per la riforma sanitaria di Obama: in serata il voto della Camera


Giornata decisiva per la riforma sanitaria voluta dal presidente Barack Obama per estendere l’assistenza a 32 milioni di cittadini americani attualmente sprovvisti di assicurazione. Nel primo pomeriggio la Camera inizierà il dibattito sul testo, e in serata sono previsti due voti separati, uno sul testo del Senato ed uno sul pacchetto di emendamenti. Intanto, in mattinata, il capo del gruppo democratico alla Camera ha annunciato alla Tv statunitense di aver raccolto “al momento” i 216 voti necessari per far approvare la riforma. Il servizio di Marco Guerra:00:01:19:20

L’America vive queste ore con il fiato sospeso chiedendosi come voteranno i 18 deputati democratici dati ancora per incerti dalla stampa statunitense. Tutto dipenderà anche dall’esito delle estenuanti trattative che ieri si sono prolungate fino a notte inoltrata. Un negoziato che ha visto l’impegno in prima persona del presidente Obama, che si è rivolto agli esponenti del suo partito in un lungo discorso con cui ha cercato di toccare le corde emotive più profonde. “Non vi chiedo di farlo per me, o per il partito democratico – ha esortato l’inquilino della Casa bianca - ma per il popolo americano, per quelle persone che non ce la fanno ed hanno bisogno d'aiuto”. Obama ha inoltre raccontato storie drammatiche di persone che non hanno nessuna copertura medica. L’appassionato intervento del presidente dovrà fare breccia fra quel drappello di cosiddetti democratici conservatori, secondo i quali nel testo del Senato non viene garantito che i fondi federali non siano usati per l'aborto. Nel tentativo di arrivare ad un compromesso la speaker della camera Pelosi ha promesso un successivo decreto di Obama per ribadire l'impegno dell'Amministrazione al divieto dell'utilizzo di fondi federali per le interruzioni gravidanza. Ma il voto appare ancora in bilico anche per la pessima popolarità di una riforma che secondo i sondaggi raccoglie l’ostilità di almeno il 60% della popolazione.







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