Giorno decisivo per la riforma sanitaria di Obama: in serata il voto della Camera
Giornata decisiva per la riforma sanitaria voluta dal presidente Barack Obama per
estendere l’assistenza a 32 milioni di cittadini americani attualmente sprovvisti
di assicurazione. Nel primo pomeriggio la Camera inizierà il dibattito sul testo,
e in serata sono previsti due voti separati, uno sul testo del Senato ed uno sul pacchetto
di emendamenti. Intanto, in mattinata, il capo del gruppo democratico alla Camera
ha annunciato alla Tv statunitense di aver raccolto “al momento” i 216 voti necessari
per far approvare la riforma. Il servizio di Marco Guerra:00:01:19:20
L’America
vive queste ore con il fiato sospeso chiedendosi come voteranno i 18 deputati democratici
dati ancora per incerti dalla stampa statunitense. Tutto dipenderà anche dall’esito
delle estenuanti trattative che ieri si sono prolungate fino a notte inoltrata. Un
negoziato che ha visto l’impegno in prima persona del presidente Obama, che si è rivolto
agli esponenti del suo partito in un lungo discorso con cui ha cercato di toccare
le corde emotive più profonde. “Non vi chiedo di farlo per me, o per il partito democratico
– ha esortato l’inquilino della Casa bianca - ma per il popolo americano, per quelle
persone che non ce la fanno ed hanno bisogno d'aiuto”. Obama ha inoltre raccontato
storie drammatiche di persone che non hanno nessuna copertura medica. L’appassionato
intervento del presidente dovrà fare breccia fra quel drappello di cosiddetti democratici
conservatori, secondo i quali nel testo del Senato non viene garantito che i fondi
federali non siano usati per l'aborto. Nel tentativo di arrivare ad un compromesso
la speaker della camera Pelosi ha promesso un successivo decreto di Obama per ribadire
l'impegno dell'Amministrazione al divieto dell'utilizzo di fondi federali per le interruzioni
gravidanza. Ma il voto appare ancora in bilico anche per la pessima popolarità di
una riforma che secondo i sondaggi raccoglie l’ostilità di almeno il 60% della popolazione.