2010-03-20 15:03:00

Il cardinale Bertone in visita ai malati dell’ospedale San Pietro: “Ricordate che Dio vi ama”


“Non perdete mai la certezza che Dio vi ama ed è vicino alla vostra sofferenza”: così il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, si è rivolto ai malati dell’ospedale San Pietro di Roma dell’Ordine ospedaliero San Giovanni di Dio, Fatebenefratelli, nell’omelia della celebrazione officiata durante la visita al nosocomio. Il servizio di Roberta Barbi.
 
Un saluto affettuoso ai degenti e ai loro familiari, che condividono ansie e speranze e la manifestazione della propria vicinanza spirituale. È iniziata così l’omelia del cardinale Bertone nella celebrazione eucaristica con i malati dell’ospedale San Pietro, alla presenza del priore generale dell’Ordine di San Giovanni di Dio, padre Donato Forkan, del priore provinciale padre Pietro Cicinelli, di rappresentanti delle Comunità dei Fatebenefratelli e delle suore Francescane di Nostra Signora della Vittoria e delle Ancelle della Sacra Famiglia. Il segretario di Stato esorta i malati ad abbandonarsi alla volontà del Signore e ad accogliere i Suoi disegni nella propria vita, per purificare il proprio cuore e sperimentare la Salvezza. Il porporato ripercorre insieme con i malati le letture: la prima, tratta dal profeta Isaia, indica quali sono le opere della giustizia e le vie per manifestare ai fratelli il proprio amore e la seconda, di San Giovanni, in cui l’Apostolo mette in collegamento tra loro l’amore a Dio e ai fratelli e spiega come i discepoli non possano fare a meno di aiutare il prossimo seguendo l’esempio di Cristo che ha dato la vita per tutti noi. Il Vangelo presenta, poi, la parabola del Buon samaritano, che si è fatto prossimo del malcapitato: “Con questa parabola – spiega il cardinale Bertone – Gesù va oltre ogni tipo di pregiudizio, affermando che occorre amare come se stessi anche gli stranieri e coloro che non amano il vero Dio e farsi prossimo di chiunque ne abbia bisogno”. Il porporato ha rivolto poi un pensiero speciale a tutti coloro che si dedicano all’assistenza degli ammalati nella struttura del San Pietro, seguendo l’esempio di San Giovanni Di Dio, del quale si è celebrata memoria liturgica l’8 marzo scorso, che radunò intorno a sé uomini generosi per dedicarsi insieme ai sofferenti. Oggi sono medici, infermieri e volontari a operare quei “miracoli ordinari”, frutto di amore e attenzione premurosa. “I malati esigono un approccio globale – ha concluso il cardinale – è tutto l’uomo che va aiutato a guarire. L’autentica solidarietà che merita chi soffre e il rispetto scrupoloso della sua dignità devono rendere sensibili anche alla difesa della vita in ogni sua manifestazione: quando è allo stato embrionale o quando è all’ultimo traguardo, forse senza speranza di guarigione”.







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