2010-03-20 15:15:45

Diplomazia internazionale a lavoro per rilanciare i negoziati tra israeliani e palestinesi


Continua lo sforzo della diplomazia internazionale per rilanciare i negoziati tra Israele e le autorità palestinesi dopo il netto stop causato dall’annuncio della costruzione di nuovi insediamenti ebraici a Gerusalemme est. In programma un nuovo giro di colloqui promosso dal Quartetto per il Medio Oriente che ieri, a margine della riunione a Mosca, ha chiesto un passo indietro ad Israele per non compromettere la stabilità dell’area. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

All’indomani dell’appello del Quartetto per il Medio Oriente (Onu, Usa, Russia e Unione Europea) affinché Israele congeli i nuovi 1600 alloggi nella parte est di Gerusalemme, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si è recato oggi a Ramallah, in Cisgiordania, per ribadire il pieno sostegno alla costruzione di uno Stato palestinese indipendente. Parlando al premier palestinese Fayyad, il numero uno delle Nazioni Unite ha rilanciato il messaggio forte e chiaro espresso ieri a Mosca che esorta ad una soluzione del conflitto israelo-palestinese entro due anni. Il segretario dell’Onu proseguirà la visita domani nella striscia Gaza, che ieri sera è stata oggetto di un raid aereo israeliano che ha causato almeno 11 feriti. Attacco scattato in rappresaglia dei due razzi Qassam che, nella giornata di giovedì, avevano ucciso un contadino. Il segretario generale dell'Onu avrà poi incontri anche con il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, che a sua volta sarà ricevuto martedì alla Casa Bianca dal presidente Obama. Al lavoro anche la diplomazia europea: il rappresentante del Quartetto per il Medioriente, Tony Blair, sarà lunedì a Bruxelles per un incontro con i ministri degli Esteri della Ue, mentre l'alto rappresentante della politica estera dell’Unione, Catherine Aston, riferirà ai capi delle diplomazie dei 27 l'esito dei quattro giorni di missione in Medio Oriente.

 
Colloqui Russia-Stati Uniti
A margine dell’incontro sul Medio Oriente tenutosi ieri a Mosca, il segretario di Stato americano, Hilary Clinton, è stata ricevuta dal presidente russo Medvedev e dal premier Putin. Al centro dei colloqui: le relazioni tra i due Paesi, la questione iraniana e il nuovo accordo sul disarmo. Secondo alcune indiscrezioni Putin si sarebbe dimostrato possibilista nei confronti di una risoluzione di nuove sanzioni contro l’Iran per il suo programma nucleare. Per quanto riguarda il dossier sul disarmo, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il segretario di Stato americano hanno annunciato che i due Paesi sono “sul punto di firmare un nuovo accordo” che sostituirà lo Start 1 oltre tre mesi dopo la sua scadenza.

Messaggio di Obama all’Iran
“I dirigenti dell'Iran hanno scelto l'isolamento, ma l'offerta di dialogo con gli Stati Uniti fatta l'anno scorso resta ancora valida”. Ad un anno dal primo videomessaggio, il presidente degli Stati Uniti Obama è tornato a rivolgersi a Teheran e al popolo iraniano in occasione del capodanno persiano. Nel tracciare un bilancio dei rapporti, Obama dice che il governo iraniano ha scelto una politica autodistruttiva che guarda al passato invece di impegnarsi per costruire un futuro migliore. L’inquilino della Casa Bianca ha tuttavia rilanciato l’offerta di contatti diplomatici e si è inoltre impegnato affinché gli iraniani possano utilizzare internet “senza timore di censure”.

Usa–Riforma Sanitaria
Ore decisive per la riforma sanitaria di Barack Obama. Continua intanto il pressing democratico sui senatori indecisi mentre si punta soprattutto sulla promessa di riduzione del deficit federale di 1.200 dollari nei prossimi vent'anni. Attesa dunque per domani quando si terranno due votazioni alla Camera. Sarebbero almeno una decina i voti che mancano per far passare il progetto.

Iraq
Messaggio audio del braccio iracheno di Al Qaeda. Nella registrazione, circolata da ieri su internet, la rete terroristica ha minacciato di colpire i partiti politici del Paese dopo le elezioni legislative del 7 marzo scorso. E c’è attesa per i risultati delle urne: secondo gli ultimi dati, la formazione del premier Al Maliki sarebbe in vantaggio di soli 40 mila voti rispetto al suo rivale Allawi.

Pakistan
In Pakistan, prosegue senza soste l’azione di contrasto alle milizie talebane. L'aviazione di Islamabad ha attaccato ieri numerose basi dei terroristi nella regione tribale nord-occidentale di Orakzai, distruggendone almeno sei e uccidendo 13 militanti. Nella stessa zona la scorsa settimana erano stati uccisi 16 talebani. Intanto è polemica dopo che l'ex inviato speciale dell'Onu in Afghanistan, Kai Eide, ha detto che i recenti arresti in Pakistan di una decina di leader dei talebani afghani hanno portato alla completa interruzione del canale di dialogo aperto un anno fa con una serie di incontri a Dubai.

Thailandia: manifestazioni antigovernative
In Thailandia si è da poco conclusa la grande manifestazione dei sostenitori dell'ex premier Thaksin Shinawatra, Circa 65mila "camicie rosse" a bordo di auto e moto hanno percorso il centro di Bangkok, paralizzando il traffico della capitale. I manifestanti hanno annunciato che continueranno le loro proteste fino al momento in cui riusciranno ad ottenere le elezioni anticipate e le dimissioni del premier Abhisit Vejjajivao. Rappresentanti delle “camicie rosse” e del governo si incontreranno domani a mezzogiorno, nel tentativo di trovare una soluzione allo stallo politico nel Paese.

Manifestazioni di protesta in Russia contro la politica economica di PutinCirca 1.500 manifestanti, riunitisi nella piazza centrale di Vladivostok, hanno dato il via a una giornata di proteste in Russia contro la politica economica del governo di Mosca. Si tratta di una marcia promossa da partiti e associazioni d’opposizione che contestano al premier Vladimir Putin di aver trascinato in basso il livello di vita della popolazione russa. Analoghe manifestazioni sono previste nella giornata di sabato 20 marzo in una cinquantina di altre città russe. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 79

 
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