Spagna: il parlamento andaluso approva la legge sulla "morte degna"
Il Parlamento dell’Andalusia ha approvato la prima legge in Spagna sulla “morte degna”
che consente al paziente di rifiutare un trattamento che prolunghi la sua vita in
modo artificiale, proibendo in questo caso l'accanimento terapeutico. Denominata "Diritti
e garanzie della dignità per i pazienti in fase terminale", la legge è stata approvata
mercoledì scorso con i voti dei i socialisti (Psoe), dei popolari (Pp) e della sinistra
di “Iu”. Il presidente del Forum della Famiglia, Federico Die, ha ricordato in un
comunicato alcuni aspetti positivi della legge, come “l’assistenza medica palliativa
al malato e l’assistenza ai suoi familiari”. Ma in questo testo normativo – aggiunge
Federico Die – sono anche mescolati “punti ambigui e molto conflittuali, come la limitazione
dello sforzo terapeutico, che lascia la porta aperta all’eutanasia”. Suscita inoltre
grande inquietudine il fatto che “i professionisti sanitari non possano esercitare
il loro diritto costituzionale all’obiezione di coscienza”. Su questo tema i vescovi
spagnoli hanno recentemente diffuso una dichiarazione nella quale ricordano i principi
morali che devono guidare la regolamentazione del trattamento clinico di ogni malato
morente. “bisogna garantire il diritto di tutti i malati terminali – si legge nel
testo – di ricevere una buona medicina palliativa, così come il sostegno ai familiari”.
Allo stesso tempo si ritiene “necessario richiamare l’attenzione su quegli aspetti
del disegno di legge che richiedono maggiore chiarezza”. “La vita umana – affermano
i presuli nella dichiarazion ripresa dall’agenzia Zenit – è sempre un’unità biologica
e personale e l’assistenza medica deve essere integrale”. (A.L.)