Il cardinale Bertone ordina vescovi tre nuovi nunzi
La risposta umana alla fedeltà di Dio è “ fede, fiducia, fedeltà”. Sono parole che
il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, ha pronunciato ieri all’omelia
per l'ordinazione di tre vescovi: mons. Martin Nugent, nunzio apostolico in Madagascar;
mons. Piero Pioppo, nunzio apostolico in Camerun ed in Guinea Equatoriale; mons. Novatus
Rugambwa, nunzio apostolico in Angola e São Tomé e Príncipe. L’ordinazione è avvenuta
alla vigilia della celebrazione del Patrono della Chiesa Universale, San Giuseppe,
e, dunque, il cardinale Bertone ha espresso al Papa “insieme con la riconoscenza,
anche i più fervidi auguri per la sua festa onomastica”. Il servizio di Fausta
Speranza.
“Una
fede genuina, profonda e forte”: è il dono che il cardinale Bertone
invoca per i nuovi ordinati chiamati a rispondere al dono della fedeltà di Dio:
“…la
giusta riconoscenza per il dono di Dio, lungi dal portare ad indugiare su sé stessi
e sull’onore ricevuto, deve condurre a lodare il Signore per la bellezza e la grandezza
del suo disegno per la stabilità e la concretezza del suo amore, che attraverso i
secoli non cessa di costruire con pazienza questo meraviglioso edificio spirituale
che è la sua Chiesa”.
“E’ sempre necessario ricordare
che si è utili a tale opera di Dio, - sottolinea il cardinale Bertone - secondo la
misura della propria fede perché è appunto su questa che il Signore può costruire”.
Sull’impegno
del Sacramento dell’Ordine, il cardinale Bertone sottolinea che a dare sulla “risposta
umana” alla fedeltà di Cristo “si basa la vita di ogni credente”, nel caso del sacerdote
e soprattutto del vescovo tutto ciò “assume un carattere maggiormente impegnativo”.
I vescovi hanno molto da imparare da San Giuseppe, sottolinea il porporato, per “impostare
bene il loro compito di guide pastorali”. I vescovi – dice – “devono esserci”:
“Devono
‘esserci’, esercitare pienamente e con responsabilità l’autorità ricevuta, sempre
consapevoli della superiore presenza di Dio, della sua preminente azione nei cuori
e nella storia delle persone, e quindi sempre capaci di indicare Lui, di orientare
a Lui".
E poi il cardinale Bertone ricorda parole di
Papa Paolo VI riprese da Giovanni Paolo II:
“La paternità
di San Giuseppe consistette concretamente nell’aver fatto della sua vita un servizio,
un sacrificio, al mistero dell’incarnazione e alla missione redentrice che vi è congiunta;
nell’aver usato dell’autorità legale, che a lui spettava sulla sacra Famiglia, per
farle totale dono di sé, della sua vita, del suo lavoro; nell’aver convertito la sua
umana vocazione all’amore domestico nella sovrumana oblazione di sé, del suo cuore
e di ogni capacità, nell’amore posto a servizio del Messia germinato nella sua casa”.
Dunque
il cardinale Bertone ha ricordato ai nuovi ordinati “il ministero alto e impegnativo”
che li attende: “quello di rappresentanti del Papa presso alcune Chiese locali e alcuni
Paesi”. In questo caso si tratta di Paesi africani e dunque il cardinale ha ricordato
come la II Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei vescovi, celebrata a ottobre
scorso, “ha impresso all’intera Chiesa in Africa una nuova spinta spirituale e pastorale”.