Inghilterra: cambiamenti in vista per la Conferenza nazionale dei sacerdoti
La Conferenza nazionale dei sacerdoti di Inghilterra e Galles (Ncpew) si prepara ad
un grande cambiamento che, informa una nota, darà nuova forma alla collaborazione
tra vescovi e sacerdoti. Dopo un ampio giro di consultazione, durato 18 mesi, in tutte
le 22 diocesi locali, è emersa chiaramente la volontà di rinnovare la Ncpew di fronte
alle sfide attuali. Istituita 39 anni fa, infatti, la Conferenza nazionale dei sacerdoti
ha visto, con il tempo, una sempre minore partecipazione dei suoi membri e una crescente
difficoltà di comunicazione con i rappresentanti episcopali. È stato quindi creato
un gruppo di lavoro - comprendente, tra gli altri, padre Marcus Stock, segretario
generale della Conferenza episcopale cattolica locale – per portare avanti il progetto
di riforma. Su alcuni punti, è già stato raggiunto un accordo: ad esempio, si è stabilito
che il nuovo organismo comprenderà 22 membri diocesani, uno per ciascuna diocesi di
Inghilterra e Galles, e che un possibile nome del nuovo organismo potrebbe essere
‘Associazione dei sacerdoti di Inghilterra e Galles’; spetterebbe, poi, al segretario
generale dei vescovi tenere i rapporti con il nuovo organismo. La nuova associazione,
inoltre, potrebbe riunirsi due volte l’anno per identificare i temi di maggior interesse,
mentre ogni due anni si potrebbe tenere una conferenza aperta a tutti i sacerdoti
di Inghilterra e Galles. Infine, i temi in esame potrebbero essere stabiliti anche
in base all’agenda della Conferenza episcopale. “Il nuovo organismo – afferma padre
Tony Slingo, vicepresidente uscente della Ncpew – permetterà alla nostra missione
sacerdotale di far fronte contemporaneamente alla realtà diocesana locale e alle strategie
nazionali, mettendo insieme indipendenza e collegialità, diversità ed unità”. “L’obiettivo
della missione sacerdotale – aggiunge padre Tom Jordan, presidente uscente della Conferenza
– deve essere la diocesi locale, ma questo nuovo organismo va ad aggiungersi all’impegno
dei sacerdoti all’interno dei singoli Consigli diocesani portando così benefici anche
a livello nazionale”. Soddisfazione per il progetto viene espressa da padre Marcus
Stock: “Questo nuovo organismo – dice – è una grande opportunità, con molti aspetti
positivi, perché combina il realismo con un metodo costruttivo, per i sacerdoti ed
i vescovi, di impegnarsi insieme su temi strategici”. Dal suo canto, l’assemblea dei
vescovi afferma: “Questa proposta rappresenta un passo in avanti coraggioso, qualcosa
di cui essere fieri, un nuovo capitolo di quell’unità che serve per costruire il Regno
di Dio”. (I.P.)