2010-03-17 15:39:21

Venezuela: lettera del cardinale Jorge Urosa in vista della Settimana Santa


L’arcivescovo di Caracas, cardinale Jorga Urosa, in vista della prossima Settimana Santa, ha indirizzato ai fedeli della sua diocesi una lettera nella quale si mette in primo piano la sacralità della vita. Ricordando la passione e morte di Gesù Cristo, - scrive il porporato reduce da un intervento chirurgico - "vogliamo anzitutto celebrare e affermare la vita e la nobiltà umana" possibili proprio grazie "al trionfo dell'amore di Dio, dell’amore verso il prossimo che ci rivela il Nazareno Risorto all'alba del giorno di Pasqua". “In particolare - prosegue l'arcivescovo venezuelano - desidero invitarvi a rifiutare ogni tipo di violenza contro qualsiasi persona”. “La nostra solidarietà con Gesù, carico di dolori, ingiustizie e vilmente ucciso, ci deve condurre sempre – aggiunge il porporato - a rifiutare la violenza e l'ingiustizia che vediamo manifestarsi in tanti crimini: negli omicidi, nell'abominevole atto dell'aborto provocato, nei sequestri, nelle diverse aggressioni degli avversari, nella violazione dei diritti umani, negli atti di violenza contro le donne e i bambini, nelle tante ingiustizie che si registrano nei procedimenti giudiziari e infine, nello scontro e nell’intolleranza che vediamo nella politica". L'arcivescovo di Caracas, così come hanno fatto tutti i vescovi venezuelani nella loro ultima plenaria dello scorso gennaio, invita i cristiani a seguire sempre la giustizia e a difendere i più poveri: "obbligo – aggiunge - che spetta particolarmente a coloro che per formazione, professione o per incarico pubblico, hanno il dovere del coraggio così come quello di essere solidi promotori di giustizia e di pace". In un'ora come questa, in cui il Paese vive molteplici incertezze e insicurezze, legate alla situazione economica, sociale e politica l'arcivescovo della capitale venezuelana rinnova "il bisogno di credere nel valore della persona umana, nella sacralità della sua vita", e quindi nell'urgenza del "rifiuto categorico della violenza che insanguina le strade della nostra città". Prima di concludere la sua lettera e affidando la diocesi e i suoi fedeli alla protezione del Signore e di sua Madre Santa, la "Virgen del Coromoto", il cardinale Jorge Uosa rivolge un pensiero speciale ai suoi sacerdoti chiedendo di "aprire sempre i loro cuori a Gesù” per trovare così la linfa che "rinforza la comunità ecclesiale". (B.C.)







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