Madre Agnese Tribbioli “Giusta tra le nazioni” per la sua opera in favore degli ebrei
Molti religiosi e religiose si sono contraddistinti durante la Seconda Guerra Mondiale
nella straordinaria opera in favore degli ebrei. Tra questi c’è anche madre Agnese
Tribbioli, fondatrice nel 1927 della Congregazione delle Pie Operaie di San Giuseppe.
Madre Agnese durante il drammatico periodo della persecuzione nazifascista diede rifugio
a diversi ebrei nella Casa generalizia dell’Istituto. Valutando la sua opera, la Commissione
esaminatrice dell’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha stabilito nel 2009 che il
nome di Madre Agnese Tribbioli fosse inserito nell’elenco dei “Giusti tra le nazioni”.
Il riconoscimento ufficiale dell’onorificenza avverrà nel corso di una cerimonia che
si svolgerà domani a Firenze. L’ambasciatrice di Israele in Italia, Gideon Meir, consegnerà
la medaglia e la pergamena dell’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme a madre Marta Lombardi,
all'attuale superiora della Congregazione delle Pie Operaie di San Giuseppe. Si tratta
di un evento importante che sottolinea e valorizza l’azione di “un’operaia silenziosa”.
Una semplice donna – spiega in un’intervista rilasciata a Tele Radio Padre Pio suor
Emanuela Vignozzi, vicaria generale della Congregazione – sempre animata dal principio
dell’accoglienza. “Essere riconosciuta ‘Giusta tra le nazioni’ da esponenti di altre
religioni – aggiunge suor Emanuela – significa aver conquistato un tassello importante
che va ad arricchire il processo di beatificazione di madre Agnese Tribbioli”. Suor
Emanuela ha poi raccontato che la fondatrice della Congregazione delle Pie Operaie
di San Giuseppe è stata sempre molto umile: “Operò silenziosamente per non allarmare
la comunità per i rischi che avrebbe creato” la sua azione in difesa degli ebrei.
Si è arrivati al prestigioso riconoscimento anche grazie all’interessamento di Cesare
e Vittorio Sacerdoti, figli di uno dei tanti ebrei salvati da madre Agnese Tribbioli.
La medaglia e la pergamena – ricorda l’agenzia Zenit - verranno consegnate alla vigilia
della solennità di San Giuseppe, “l’uomo che ha lavorato nel nascondimento” e che
è parte integrante del carisma della Congregazione delle Pie Operaie di San Giuseppe.
(A.L.)