Aziende europee, anche italiane, vendono strumenti di tortura.Lo denuncia Amnesty
International
Alcune aziende europee commercializzano cosiddetti strumenti di tortura, nonostante
l’introduzione nel 2006 di controlli atti a proibirne lo smercio. La denuncia è di
Amnesty International e coinvolge alcune ditte, anche italiane, che producono materiale
destinato a polizia e forze di sicurezza: ad esempio apparecchi di controllo a distanza
dei detenuti, tipo braccialetti e cinture elettriche. Amnesty chiede agli stati di
tappare le falle legislative che consentono a queste ditte di utilizzare scappatoie
legali. Francesca Sabatinelli ha intervistato Mauro Palma, Presidente
del Comitato del consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura: