2010-03-16 10:48:29

India: proseguono le violenze contro i cristiani. Oltre mille episodi in due anni


Non accennano a diminuire gli episodi di violenza diretti contro i cristiani in India: l’ultimo è notizia di oggi, riferita dall’agenzia Fides: alcuni agenti di polizia si sono recati nella cattedrale di Karwar, nel Karnataka, per diffidare il Vicario generale dal diffondere pubblicazioni cristiane e immagini religiose, in quanto rappresenterebbero “un’offesa per gli indù”. Ma è solo l’ultimo, in ordine cronologico, degli episodi persecutori: l’8 marzo un pastore protestante a Mysore è stato interrotto e picchiato durante un incontro di preghiera che stava conducendo; alla fine di febbraio a Karvar alcuni indù hanno accusato i cristiani locali di operare “conversioni forzate” e li hanno percossi abbandonandoli in mezzo alla strada. A denunciare queste violenze è Joe Dias, laico cattolico responsabile del Catholic Secular Forum di Bangalore che difende e promuove i diritti dei cristiani, appoggiato dall’arcivescovo di Mumbai, cardinale Oswald Gracias. L’attivista racconta come tali avvenimenti siano all’ordine del giorno e accadano nella totale indifferenza delle autorità e dell’opinione pubblica, copertura garantita dal governo del Baratiya Janata Party, il partito nazionalista indù al potere da due anni. “In questo periodo abbiamo documentato oltre mille episodi anticristiani – spiega – peggio di quanto avvenuto in Orissa dove, almeno, c’è stata una sollevazione popolare. Qui non c’è alcun impatto emotivo perché non ci sono denunce ufficiali né servizi da parte dei mass media”. Il Catholic Secular Forum chiede un intervento ufficiale della Conferenza episcopale indiana e un atto del governo centrale dell’Unione per far dimettere il governo nazionalista del Karnataka. (R.B.)







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