Corea del sud: preoccupa il crescente consenso della popolazione per la pena di
morte
In Corea del sud si registra un nuovo preoccupante aumento del consenso alla pena
di morte. A riferirlo è l’agenzia Fides che, dopo un pronunciamento della Corte suprema
sudcoreana che ha dichiarato la pena capitale non anticostituzionale, in pratica ammissibile,
ha intervistato sul tema il vescovo di Incheon, Boniface Choi Ki-san. “La comunità
cattolica non rimarrà indifferente e continuerà a sensibilizzare la popolazione per
l’abrogazione della pena capitale e per il rispetto della vita umana”, ha dichiarato.
Il presule, neoletto presidente della Commissione per l’Educazione della Conferenza
episcopale della Corea, invita comunque alla calma: “Non è detto che la pena capitale
verrà nuovamente praticata in Corea – ha detto – non vi sono esecuzioni capitali da
12 anni e il Paese è diventato uno degli ‘abolizionisti di fatto’”. La Chiesa, ha
ribadito infine il vescovo, continuerà nella sua opera di sostegno alla vita fino
alla sua fine naturale, sia attraverso pubbliche dichiarazioni che con l’educazione
dei giovani per diffondere e accrescere il valore della vita. (R.B.)