2010-03-12 13:22:22

Uomo di grande equilibrio: padre Samir ricorda la figura dell'imam Tantawi, rettore dell'Università Al-Azahar del Cairo


Suscita ancora vasta esco la notizia della morte del Grande Imam e sceicco di Al-Azhar, Muhammad Sayyed Tantawi, spentosi due giorni fa a Riad, in Arabia Saudita. Ieri, in un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, il Papa ha ricordato la sua figura e l’impulso dato dallo sceicco sulla strada del dialogo interreligioso. Emer McCarthy, collega della redazione inglese, ha chiesto un ricordo dell’imam Tantawi a padre Samir Khalil Samir, docente di Storia della cultura araba e islamologia all’Università Saint-Joseph di Beirut:RealAudioMP3

R. – Lui doveva, da una parte, tener conto delle opinioni del governo e, dall’altra, trovare il giusto equilibrio tra le tendenze tradizionaliste salafite - come le chiamiamo in arabo - vigenti soprattutto in Arabia Saudita e che caratterizzano gran parte degli Imam del mondo. Doveva, tra l’altro, anche tener conto che i musulmani vivono sempre di più in Occidente e in Paesi che non sono di tradizione musulmana. In questo modo, le sue posizioni sono state spesso considerate controverse, come - ad esempio - sulla donna e in particolare sul velo. Lui diceva: è giusto seguire le decisioni del Paese dove vivete. Se siete in Francia, dove il velo è vietato nelle scuole e nelle funzioni ufficiali, dovete seguire queste indicazioni perché il velo non è una questione fondamentale dell’Islam, anche se appartiene alla tradizione islamica. Prendeva, dunque, una posizione ragionevole, così come nelle questioni politiche assumeva lo stesso atteggiamento.

 
D. – Quale peculiarità caratterizzeranno, secondo lei, il prossimo rettore?

 
R. – Si può pensare che si sceglierà un imam moderato che, allo stesso tempo, non assuma posizioni contrarie a quelle del governo, e questo soprattutto in campo politico. Si aspetta con ansia il risultato delle elezioni che avranno luogo l’anno prossimo in Egitto, dopo più di 30 anni di reggenza di Hosni Mubarak. Proprio l’attuale capo dello Stato vuole proporre il figlio, mentre la popolazione vorrebbe piuttosto un’altra persona che sia sempre moderata, perché la gente teme i radicali. Non bisogna però dimenticare la spinta radicale tradizionalista che c’è in tutto il mondo islamico e in particolare in Egitto. Si può pensare, dunque, che il rettore che verrà sarà moderato di tendenza tradizionale, per tener conto dei vari impulsi della comunità politica egiziana. (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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