2010-03-12 14:48:36

Emergenza clima nelle Filippine: la Chiesa prega per chiedere la fine della siccità


Nella provincia di Sorgoson, a sud di Manila, l’emergenza climatica ha messo in ginocchio la popolazione, provocando gravi danni all’agricoltura, stimati intorno ai 25 milioni di euro. Sacerdoti, suore e laici si sono riuniti in preghiera e hanno organizzato una grande Via Crucis, per chiedere la fine di una siccità che dura già da ben due mesi, a causa del ritorno di “El Niño”, un fenomeno ciclico che si manifesta ogni due-sette anni con un aumento di temperatura di 0,5 C°-1,5 C° delle acque dell’oceano Pacifico orientale, di solito molto fredde. Tale cambiamento provoca un’alterazione delle normali correnti oceaniche portando siccità nell’area asiatica e africana e piogge torrenziali nel continente sudamericano. "Con il rito della Via Crucis si ricorda la passione e morte di Gesù, e preghiamo affinché Dio ci invii la pioggia tanto attesa”, afferma suor Genie Henerosa di Sorgoson in un’intervista all’agenzia Asianews. Se l’emergenza dovesse durare fino a luglio, potrebbe far salire a quota 300 milioni i danni al settore agricolo, secondo le stime degli esperti. “I contadini – rivela suor Genie - hanno perso la speranza, le loro terre sono aride e migliaia di ettari di campi sono andati distrutti”. Possibili rischi anche nell’erogazione di energia come dimostra il malfunzionamento delle centrali idroelettriche, che rappresentano la principale fonte di energia del Paese. La presidente Arroyo ha dichiarato lo stato di calamità nella regione di Mindanao, dove oltre il 53% del fabbisogno energetico dipende dalle dighe di Lanao e Pulangi, il cui livello dell’acqua è sceso da gennaio di due centimetri al giorno. La Chiesa sta organizzando raccolte di fondi nelle varie parrocchie per aiutare gli agricoltori più colpiti e per sostenere con la sua presenza il morale della gente.(C.F.)







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