Cile: l’arcivescovo di Santiago presiede rito ecumenico di ringraziamento e solidarietà
All’indomani dell’insediamento del nuovo presidente del Cile, Sebastián Piñera, oggi
alle 11, ora locale, presso la “Plaza de Armas”, di fronte alla cattedrale della capitale
cilena l’arcivescovo cardinale Francisco Javier Errázuriz, presiede una liturgia ecumenica
alla quale prendono parte esponenti di altre confessioni religiose (ortodossi, luterani,
anglicani ed evangelici). “Il gesto di non celebrare il rito liturgico nella cattedrale
bensì sulla grande piazza vorrebbe essere un modo di esprimere solidarietà con migliaia
di famiglie che oggi vivono in situazioni drammatiche a causa delle devastazioni del
terremoto e del maremoto”, ha precisato mons. Héctor Gallardo, direttore del Dipartimento
liturgico dell’arcivescovato, che ha spiegato come i diversi esponenti religiosi,
a turno, leggeranno brani biblici e, a conclusione sarà il cardinale Errázuriz a pronunciare
l’omelia. Al rito saranno presenti anche esponenti della comunità ebraica e musulmana
che vivono nella capitale cilena e, con ogni probabilità, parteciperanno anche le
massime autorità dello Stato, dal presidente appena insediatosi, Sebastián Piñera,
ai presidenti del Senato e della Camera così come della Corte suprema di giustizia.
Dall’altra parte, ha spiegato mons. Héctor Gallardo, oltre alla necessità che ciascuno
rivolga all’altissimo le sue preghiere per il Cile e il suo popolo, questa è un’occasione
per stimolare ancora di più il grande movimento di solidarietà che percorre l’intera
nazione dal giorno delle prime tremende scosse del 27 febbraio scorso. Perciò è stato
chiesto a tutti i cittadini di Santiago del Cile di prendere parte alla cerimonia
portando un dono per le popolazioni terremotate che sarà consegnato ai volontari della
Caritas. Questa stessa preoccupazione e priorità è stata ribadita ieri, a margine
della cerimonia d'insediamento del nuovo governante da parte del vescovo di Rancagua
mons. Alejandro Goic, presidente dell'episcopato cileno che ha osservato: "il nostro
desiderio è che si metta al primo posto la situazione dei poveri e di coloro che soffrono
in quest'ora di grande dolore per il nostro Paese”. Il presule, ricordando al tempo
stesso l'importanza di mantenere viva la solidarietà in ognuna delle sue espressioni,
ha aggiunto: "prego Dio affinché doni ai nuovi governanti molta saggezza poiché dobbiamo
affrontare un compito veramente difficile". Il presule ha poi ricordato che la Chiesa
non farà mancare il suo sostegno per tutte le opere di ricostruzione previste dal
governo ed ha concluso lanciando un appello alle opposizioni perché esercitino il
loro legittimo diritto con spirito costruttivo e guardando sempre al bene comune.
(A cura di Luis Badilla)