Si conclude a Roma il convegno sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose
“Il cammino degli Istituti Superiori di Scienze Religiose (Issr): verifiche e prospettive”
è il tema sul quale hanno discusso ieri e oggi a Roma i presidi delle Facoltà teologiche
e dei direttori degli Istituti Superiori di Scienze Religiose. Intervenendo al convegno
– riferisce il Sir - mons. Jean-Louis Brugués, segretario della Congregazione per
l’Educazione Cattolica, ha ricordato che gli Issr sono da considerarsi “strumenti
di crescita culturale, luoghi in cui la Chiesa locale ha trovato e può continuare
a trovare un supporto significativo”. “Strutture di livello accademico – ha proseguito
- che rientrano a pieno titolo nelle realtà di formazione a costruire la casa comune
europea di istruzione superiore”. “L’obiettivo degli Istituti – ha continuato il presule
– è di promuovere la formazione religiosa dei laici e delle persone consacrate per
una loro più cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel
mondo attuale”. Nella sessione odierna ha preso la parola mons. Mariano Crociata,
segretario generale della Cei, che ha definito il compito degli Issr quello cioè di
mostrare come la libertà del credente possa contribuire alla fisionomia culturale
del proprio tempo, “all’elaborazione di un pieno umanesimo offerto a tutti”. “In un
tempo di irrimediabile debolezza – ha aggiunto - non bisognerebbe avere timore di
osare un pensiero teologico forte. E d’altra parte, senza una teologia solida alle
spalle, è difficile aspettarsi un’evangelizzazione convinta e convincente, come del
resto ogni altra operatività ecclesiale”. Tra le “sfide” da raccogliere oggi, mons.
Crociata ha menzionato anche la “necessità di confrontarsi con altri saperi, con il
pluralismo dell’esperienza etica e religiosa”. (B.C.)