Il Papa durante l’udienza generale, prima della catechesi nell’Aula Paolo VI su San
Bonaventura, ha salutato nella Basilica Vaticana 1600 pellegrini della Fondazione
Don Carlo Gnocchi. Nell'occasione è stata donata al Pontefice una reliquia del Beato.
Il Papa ha rivolto loro questo saluto: Cari fratelli e sorelle! Sono
lieto di accogliervi in questa Basilica e di rivolgere a ciascuno il mio cordiale
benvenuto. Saluto il pellegrinaggio promosso dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi dopo
la recente beatificazione di questa luminosa figura del clero milanese. Cari amici,
ho ben presente la straordinaria attività che dispiegate in favore dei bambini in
difficoltà, dei disabili, degli anziani, dei malati terminali e nel vasto ambito assistenziale
e sanitario. Mediante i vostri progetti di solidarietà, vi sforzate di proseguire
la benemerita opera iniziata dal beato Carlo Gnocchi, apostolo dei tempi moderni e
genio della carità cristiana, che raccogliendo le sfide del suo tempo, si dedicò con
ogni premura ai piccoli mutilati, vittime della guerra, nei quali scorgeva il volto
di Dio. Sacerdote dinamico ed entusiasta e acuto educatore, visse integralmente il
Vangelo nei differenti contesti di vita, nei quali operò con incessante zelo e con
infaticabile ardore apostolico. In questo Anno sacerdotale, ancora una volta la Chiesa
guarda a lui come a un modello da imitare. Il suo fulgido esempio sostenga l’impegno
di quanti si dedicano al servizio dei più deboli e susciti nei sacerdoti il vivo desiderio
di riscoprire e rinvigorire la consapevolezza dello straordinario dono di Grazia che
il ministero ordinato rappresenta per chi lo ha ricevuto, per la Chiesa intera e per
il mondo.