Il cardinale Levada sugli anglicani che desiderano entrare nella Chiesa cattolica
"Armonizzare i suoni come in una sinfonia": il prefetto della Congregazione per la
Dottrina della Fede, il cardinale William Joseph Levada, ha utilizzato questa metafora
per sottolineare, in un intervento nei giorni scorsi, l'apporto degli anglicani alla
Chiesa cattolica, alla luce della Costituzione apostolica Anglicanorum coetibus di
Benedetto XVI. Lo riferisce l’Osservatore Romano. Parlando in occasione di un incontro
presso il Newman Center della Queen's University, a Kingston, in Canada, il prefetto
ha affermato che gli anglicani che desiderano entrare nella piena e visibile comunione
con la Chiesa cattolica "forniranno un suono distinto nella comunità ecclesiale, nella
maniera in cui i differenti strumenti di un'orchestra concorrono a creare una sinfonia".
E ha specificato: "Quando un individuo, o ancor più, una comunità è pronta per l'unità
con la Chiesa di Cristo che sussiste nella Chiesa cattolica, costituirebbe un tradimento
dei principi e degli obiettivi ecumenici cattolici il rifiuto di abbracciarli, assieme
ai doni distintivi che arricchiscono la Chiesa e che aiutano il suo approccio ‘sinfonico’
nei confronti del mondo, ovvero suonando insieme o uniti". Riferendosi poi al processo
che ha portato alla pubblicazione della Costituzione apostolica, il cardinale ha osservato
che si tratta "del logico risultato" di anni di dialogo, a partire dallo storico incontro
nel 1966 tra Paolo VI e l'arcivescovo di Canterbury, Michael Ramsey. In particolare,
ha aggiunto che il risultato ottenuto è "uno dei frutti" del lavoro ultratrentennale
dell'Anglican-Roman Catholic International Commission (Arcic) che ha prodotto una
serie di documenti su vari temi di fede. Il prefetto ha infine sottolineato il sentimento
di speranza e l'impegno che accompagneranno gli ulteriori progressi nel cammino verso
la realizzazione dell'aspirazione alla piena e visibile unione nell'unica Chiesa,
portando a esempio, a tal proposito, l'istituzione di una terza commissione per il
dialogo tra cattolici e anglicani, avvenuta dopo l'incontro a novembre scorso tra
Benedetto XVI e l'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams. Il cardinale Levada ha
fatto poi riferimento agli effetti negativi che l'ordinazione di donne vescovo avrebbe
nel processo di ricerca dell'unità, puntualizzando che il sacerdozio maschile "non
è una mera prassi, ma è nella natura dottrinale, e non può essere una questione relegata
ai margini".