All'Europarlamento 10 mila firme per il Crocifisso nelle scuole
La petizione del Parlamento europeo a difesa del Crocifisso nelle scuole è arrivata
ad ottenere 10.000 firme. E' quanto è stato sottolineato nella conferenza stampa stamane
a Strasburgo organizzata da un gruppo di europarlamentari, tra cui Mario Mauro e Roberta
Angelilli, con la presidente della Commissione petizioni del Parlamento europeo Erminia
Mazzoni. Dopo che la Corte europea del Consiglio d'Europa ha accettato nei giorni
scorsi il ricorso dell'Italia sulla sentenza contro il Crocifisso, in attesa del pronunciamento
in secondo grado della Corte stessa, il Parlamento europeo intende continuare a sostenere
la petizione, come spiega nell'intervista della nostra inviata a Strasburgo Fausta
Speranza, la promotrice della petizione stessa on. Cristiana Muscardini:
R. – Abbiamo
voluto farlo adesso, proprio perché è appena arrivata la sentenza che dà ragione al
ricorso dell’Italia, in modo tale che non solo sia chiara la volontà del governo italiano,
ma anche dei deputati europei, di sollevare e difendere il principio, non solo della
libertà per ciascuno di noi, di potere nei propri Paesi esporre i simboli che appartengono
alla nostra cultura, ma soprattutto ricordare, per quanto è il Crocifisso, che è un
simbolo della religione cristiana, ma anche un simbolo universale di pace, di lotta
alle prevaricazioni, è un simbolo che ricorda il supplizio di tanti uomini che sono
morti sulla croce prima e dopo Gesù Cristo, e perciò che quel significato della morte
del Figlio di Dio è qualcosa che ogni giorno dobbiamo ritrovare e riconsiderare nella
nostra azione individuale, personale e collettiva nella politica. Non si lavora per
se stessi, ma ci si dovrebbe sacrificare per un interesse comune e per gli altri.
D.
– Onorevole Muscardini, diecimila firme raccolte fino ad adesso, poi la petizione
continuerà il lavoro del Parlamento europeo a favore del Crocifisso nelle scuole,
ma si può dire che dal Parlamento europeo è arrivata una voce univoca e netta a favore
del Crocifisso?
R. – Io credo che questo noi lo possiamo
dire sicuramente per quello che è stato il nostro rapporto con i colleghi degli altri
Paesi. Credo che però sia appunto per questo che abbiamo voluto incardinare subito
la petizione. Il significato più profondo è l’adesione convinta e la si vedrà nel
momento in cui la Commissione petizioni affronterà questo tema. Per cui è anche chiamare
allo scoperto alcune culture che, da un lato, parlano di Europa, che deve essere democratica
e aperta a tutti, e poi magari rinnegano le proprie radici giudaico-cristiane.