2010-03-09 12:22:42

Nigeria. Il vescovo di Jos sul massacro di 500 cristiani: terribile vendetta tribale


Le truppe nigeriane stanno pattugliando i villaggi nei pressi della citta' settentrionale di Jos dopo il massacro di oltre 500 cristiani da parte dei miliziani fulani-hausa, di religione musulmana, una delle tre principali famiglie etniche del Paese. Ma i sopravvissuti dell'ultima ondata di violenza, costata la vita a molte donne e bambini, uccisi a colpi di machete o bruciati vivi nelle loro case, hanno denunciato le autorita' per non esser intervenute in tempo. Le forze di sicurezza hanno detto di aver arrestato 95 sospetti implicati nelle violenze. Il vescovo di Jos, Ignatius Kaigama, che è anche co-presidente del Consiglio nigeriano per il dialogo interreligioso - e quindi lavora a stretto contatto con i leader musulmani del Paese - ha ribadito con forza che è stata una terribile vendetta a sfondo tribale: non ci sono dunque motivazioni religiose anche se gli assalitori sono islamici e le vittime cristiane. Ma ascoltiamo il vescovo di Jos al microfono di Irene Lagan:

R. – Abbiamo una crisi terribile qui, nella periferia di Jos. E’ stata ammazzata gente inerme: bambini, donne … è una situazione terribile! Noi stiamo facendo tutto il possibile per ridare fiducia alla gente, per consolarli, per aiutare in qualsiasi modo possibile. Io sto partecipando ad una riunione convocata dal presidente della Nigeria: dobbiamo cercare la radice di questa crisi; stiamo cercando di fare il possibile per riportare la giustizia a Jos, una città il cui nome significa “città della pace”. Anni fa, questa era la più bella città della Nigeria e la gente era felice. Purtroppo, con questa crisi, le cose sono cambiate. Ma pian piano, a Dio piacendo, la pace tornerà.




 







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