Colombia: oltre un milione e mezzo le donne sfollate a causa del conflitto interno
Costrette a lasciare le proprie case per fare spazio ai gruppi armati, evitare di
essere reclutate o impedire che i figli vengano rapiti e obbligati a combattere, sono
oltre un milione e mezzo le donne sfollate per il conflitto interno. In un nuovo rapporto
ripreso dall'agenzia Misna, l’Onu raccoglie le denunce su minacce e attacchi contro
le donne che in tre casi su quattro affermano anche di essere discriminate non solo
a causa della guerra ma anche per le aggressioni fisiche, gli abusi di varia natura,
la dipendenza economica, l’esclusione, la povertà. “Molte non hanno accesso ai servizi
sanitari e a quelli di assistenza familiare, soprattutto giovani e adolescenti” segnala
lo studio, ricordando inoltre che almeno 500 donne muoiono ogni anno per cause evitabili
legate al parto. L’Onu esorta lo Stato a “identificare la violenza contro le donne
come un crimine che non deve ripetersi e tanto meno essere accettato”, sollecitando
anche la magistratura a creare un sistema d’informazione affidabile sui reati sessuali
e di genere. Secondo un altro studio realizzato dal centro regionale dei diritti umani
e la giustizia di genere, citato dall’agenzia ‘Efe’, la discriminazione più marcata
avviene in ambiente lavorativo, in politica, nella vita familiare e nell’accesso alla
giustizia e interessa principalmente le donne residenti nelle aree rurali e appartenenti
alle fasce sociali meno abbienti. (R.P.)