Il desiderio di stabilità
ha spinto milioni di iracheni a partecipare alle seconde elezioni parlamentari del
dopo-Saddam. Gli attacchi terroristici - che a Baghdad hanno provocato 38 morti e
200 feriti - non sono riusciti a scoraggiare gli elettori. Mentre continua il ritiro
delle truppe USA, resta però lontana la normalizzazione di un Paese in cui scarseggiano
le infrastrutture e non tutti usufruiscono di acqua potabile e corrente elettrica.
Tra i segnali incoraggianti l'ampia partecipazione al processo elettorale delle donne
irachene che hanno votato e si sono fatte votare, mostrandosi a viso scoperto sui
manifesti.