2010-03-08 15:52:17

I vescovi austriaci chiedono verità e giustizia per le vittime degli abusi sessuali


Abusi sessuali, immigrazione e asilo, giustizia sociale, sono alcuni dei temi affrontati dai vescovi austriaci riuniti a St. Pölten in Assemblea plenaria la settimana scorsa. In particolare nel documento finale - di cui riferisce l'agenzia Sir - i presuli chiedono verità e giustizia per le vittime degli abusi sessuali. “Le ferite causate” da questo reato – si legge nel testo - “sono particolarmente gravi laddove esista un forte rapporto di fiducia: nella famiglia e nella Chiesa. I casi di abuso sessuale nella Chiesa e nella società sono stati spesso taciuti. Per questi accadimenti non può che esserci pentimento, richiesta di perdono e sforzo per guarire le ferite. Ciò vale in particolar modo per la Chiesa”, sottolineano i vescovi austriaci, esprimendo "grande rispetto per chi è disposto a parlare delle proprie esperienze di abuso sessuale in ambienti ecclesiastici”, così come la “comprensione per coloro il cui dolore, paura o rabbia sono ancora troppo grandi per poter raccontare dell'abuso. Purtroppo, in passato, nella Chiesa i colpevoli sono stati a torto protetti più delle vittime stesse. Con vergogna e tristezza, i vescovi constatano che solo negli ultimi anni, nella Chiesa austriaca si è fatta strada la consapevolezza che in caso di accuse di abuso niente conta quanto la verità, l’unica che renda liberi. Solo la verità e la giustizia possono contribuire a sanare le ferite subite”, proseguono i vescovi che “invitano tutti coloro che abbiano subito abusi a rivolgersi agli appositi centri antiabuso delle diocesi, in cui troveranno un ambiente protetto e riservato per poter parlare”. Nel documento si ricordano le misure contro gli abusi, adottate negli ultimi 15 anni dalle diocesi. “La preoccupazione per le vittime deve essere al primo posto”, ribadiscono i presuli, indicando alcuni aspetti in cui apportare miglioramenti, prendendo ad esempio la disciplina dei casi di abuso applicata dall'arcidiocesi di Vienna. Si sottolinea inoltre la necessità di promuovere "la consapevolezza e la prevenzione” per impedire il ripetersi dei casi. “L'abuso sessuale è un lato oscuro dell’intera società”, dichiarano i vescovi, respingendo generalizzazioni contro "sacerdoti, collaboratori ecclesiastici o la Chiesa nel suo complesso”. “I vescovi sanno che la Chiesa è chiamata giustamente a rispondere ad aspettative etiche elevate. A maggior ragione, i vescovi intendono far fronte alla propria responsabilità e a collaborare nella società, per impedire gli abusi sessuali con una prevenzione migliore e guarire le ferite arrecate”, conclude il documento. (R.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.