Spagna: il 350.mo anniversario della morte dei fondatori della Famiglia vincenziana
La Famiglia vincenziana ha promosso da oggi al 7 marzo, presso la Fondazione Paolo
VI di Madrid, un congresso per commemorare il 350.mo anniversario della morte dei
fondatori, San Vincenzo de Paoli (1581-1660) e Santa Luisa de Marillac (1591-1660).
Tra i relatori - riferisce l'agenzia Fides - ci sono il Superiore generale della Congregazione
della Missione di San Vincenzo de Paoli, padre Gregory Gay, e mons. Francisco Pérez,
arcivescovo di Pamplona, vescovo di Tudela e direttore nazionale delle Pontificie
Opere Missionarie in Spagna. Il congresso si conclude domenica con una concelebrazione
Eucaristica presieduta dal cardinale Antonio María Rouco, arcivescovo di Madrid. Il
congresso è una delle tante attività organizzate per il 350° anniversario della morte
dei fondatori, cui è dedicata una nuova sezione speciale del sito web della Famiglia
vincenziana, che riporta la ricca agenda delle celebrazioni a livello internazionale,
la pubblicazione internazionale “Carità-Missione”, l'invito per la Celebrazione a
Parigi (14 marzo 2010) e a Roma, nella Basilica di S. Pietro (25 settembre 2010),
una lettera del Superiore generale per l'occasione e molti altri dati sulla Famiglia
vincenziana. L’obiettivo di San Vincenzo era quello di evangelizzare i poveri. E usò
tutte le risorse necessarie per realizzare questo scopo. Per questo motivo, non esitò,
a Chatillon, ad utilizzare distinte signore per organizzare la carità; non esitò a
chiedere un aiuto finanziario a persone influenti della Corte per i suoi poveri; non
si intimidì chiedendo al primo ministro Mazzarino di lasciare il suo incarico, considerata
la miseria che affliggeva Parigi, ma questa richiesta gli costerà l'espulsione. “Vedere
la sofferenza di qualcuno, e non partecipare con lui nella sua miseria, vuol dire
essere un finto cristiano, significa non avere sensibilità umana, è diventare peggio
delle bestie" diceva San Vincenzo. (R.P.)