Onu: la riconciliazione in Sri Lanka ostacolata dalle violazioni dei diritti umani
Il mancato rispetto dei diritti umani in Sri Lanka danneggia gravemente la possibilità
di una rapida riconciliazione nel Paese dopo 25 anni di guerra civile. Ad affermarlo
è Navanethem Pillay, Alto commissario per i diritti umani dell’Onu, durante una sessione
dell’organismo internazionale con sede a Ginevra, dedicata alla situazione in Sri
Lanka, Iran e in altri Paesi. Secondo Navanethem Pillay è importante che il governo
di Colombo si impegni a realizzare “una valutazione completa delle gravi violazioni
dei diritti umani commesse durante la guerra civile da tutte le parti in conflitto”.
In questo processo diventa determinante il ruolo della comunità internazionale. L’Alto
commissario per i diritti umani – riferisce la Misna - ha poi espresso ai rappresentanti
diplomatici dell’Iran la propria preoccupazione per la repressione dei dissidenti.
Ha anche definito “sentenze esagerate” la pena capitale per coloro che sono stati
accusati di aver partecipato a manifestazioni non autorizzate. Tra gli altri temi
all’ordine del giorno, le denunce di tortura e le detenzioni segrete nei centri di
detenzione statunitensi di Guantanamo e Bagram. (A.L.)