Mons. Angelo Amato: per i preti la rinuncia al matrimonio significa imitare Cristo
“La castità sembra una lingua incomprensibile ai più e anche ai cristiani”. Lo ha
affermato l’arcivescovo Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei
Santi intervenendo ieri ad un convegno sul tema organizzato dall’Università della
Santa Croce a Roma. Il presule ha aggiunto che il celibato rimane indiscutibile perché
“a ragione si può parlare di celibato di Gesù”. La rinuncia al matrimonio – ha aggiunto
– ha un valore teologico che rimanda all’imitazione di Cristo. Mons. Angelo Amato
– rende noto Avvenire – ha infine ribadito che la rinuncia dei sacerdoti alla vita
sessuale e al matrimonio diventa “totale dedizione alla causa di Dio e alla causa
dell’uomo nella più completa disponibilità di tutte le sue forze umane”. (A.L.)