Borsa di Atene in rialzo ma in Grecia si moltiplicano gli scioperi
La Borsa di Atene oggi è in rialzo dopo l’emissione di bond decennali, ma in
Grecia si moltiplicano gli annunci di scioperi contro le misure annunciate ieri dal
governo. E si discute anche del ruolo dell’Ue. Il servizio di Fausta Speranza:
La
Borsa di Atene ha aperto in rialzo dopo l'annuncio che la Grecia è oggi sul mercato
con un'emissione di bond decennali da cinque miliardi di euro. L’emissione
è stata fatta approfittando delle reazioni positive internazionali al nuovo pacchetto
di austerità. L'indice generale fa segnare +1,45%, dopo che ieri aveva chiuso in territorio
leggermente negativo valutando troppo debole la risposta europea nella prospettiva
di un piano di intervento. Ieri, il governo greco ha annunciato un pacchetto di “misure
aggiuntive” per uscire dalla crisi, del valore di 4,8 miliardi di euro, che colpiscono
duramente salari e pensioni. Ma il premier, Giorgio Papandreou, ha detto anche che
senza un piano di aiuti Ue non resterà che il ricorso al Fmi. Bisogna dire che dalla
Bce, dall’agenzia di analisi Moody's e dal Fondo monetario internazionale (Fmi) sono
arrivati giudizi positivi sul pacchetto fiscale che dimostra e rende credibile l'impegno
del governo di Atene nel risanamento dei conti pubblici. Intanto, però, i due principali
sindacati greci, quello dei dipendenti pubblici Adedy e del settore privato Gsee,
hanno annunciato per domani una sospensione dal lavoro di tre ore in tutto il Paese
contro quelle che definiscono misure “antisociali e antioperaie” decise dal governo.
La protesta coincide con lo sciopero nazionale di 24 ore dichiarato dal sindacato
comunista Pame: si tratterà di fatto di uno sciopero generale parziale.
Rifiuti
in Campania: per l’Ue l’Italia non ha rispettato direttiva comunitaria L’Italia
nel 2007 non ha adottato tutte le misure necessarie allo smaltimento dei rifiuti nella
regione Campania. Questa situazione ha messo in pericolo la salute umana e recato
pregiudizio all’ambiente. Lo ha sentenziato la Corte di giustizia europea, sottolineando
che, così facendo, l’Italia è venuta meno agli obblighi previsti dalla direttiva comunitaria
sui rifiuti. Secondo Bruxelles, né l’opposizione della popolazione, né gli inadempimenti
contrattuali, né l’esistenza di attività criminali costituiscono casi di forza maggiore
che possono giustificare la violazione degli obblighi derivanti dalla legislazione
europea. In seguito, alla crisi nello smaltimento dei rifiuti verificatasi nella Regione
Campania nel 2007, la Commissione aveva proposto alla Corte un ricorso per inadempimento
contro l'Italia, criticando la mancata creazione in quella regione di “una rete integrata
ed adeguata di impianti atta a garantire l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti
sulla base del criterio della prossimità geografica”. Dopo l'avvio della procedura
d'infrazione, la Commissione aveva inoltre congelato i fondi comunitari destinati
alla Campania per circa 500 milioni di euro. Il governo italiano aveva chiesto di
respingere il ricorso sottolineando come era stato fatto ogni possibile sforzo per
arginare la crisi.
Annunciata ieri la nuova strategia Ue contro la crisi
economica Per far fronte alla crisi economica ed uscirne, l’Unione Europea
ha previsto per gli Stati membri una nuova strategia con cinque obiettivi da perseguire.
Il servizio di Federico Catani:
Portare
al 75% il tasso di occupazione tra i 20 ed i 64 anni, aumentare al 3% del Pil della
Ue le risorse investite in ricerca ed innovazione, ridurre del 20% le emissioni di
Co2, abbassare a meno del 10% la quota di giovani che abbandonano la scuola e portare
almeno al 40% il numero di diplomati o laureati, puntare a 20 milioni in meno di persone
a rischio povertà. Sono i cinque obiettivi previsti dalla Commissione europea per
tornare ad una crescita economica europea che viaggi “sul 2% e più”. Si tratta della
“strategia 2020”, presentata ieri per promuovere la crescita e l’occupazione nei prossimi
dieci anni. Gli Stati membri, ognuno partendo dalla propria realtà economica e sociale,
dovranno perseguire tali obiettivi sotto la stretta vigilanza di Bruxelles. Il presidente
della Commissione Ue, Barroso, ha sottolineato che l’Europa sta uscendo “dalla crisi
peggiore mai vista” e che “sarà dura riprendersi”. Per questo, la crescita economica
dovrà essere “intelligente, sostenibile ed inclusiva dal punto di vista sociale”.
Secondo la “strategia 2020”, ogni Stato dovrà presentare ogni anno il suo programma
con i traguardi che intende raggiungere rispetto ai cinque parametri. I Paesi virtuosi
saranno premiati con incentivi sul fronte dell’accesso ai fondi europei, mentre gli
inadempienti saranno oggetto di raccomandazioni ed eventuali “allarmi”, ma non sanzionati.
La preoccupazione del capo di Stato italiano sulle
irregolarità delle liste elettorali “Sono preoccupato. La preoccupazione è
una parola pesante e importante però rimane. Seguo gli sviluppi della situazione e
mi pongo i problemi che potranno sorgere”: è quanto ha detto il presidente della Repubblica
italiana, Giorgio Napolitano, in relazione all'intricata vicenda delle liste elettorali
del Pdl che non sono state ammesse alle elezioni regionali nel Lazio e nella Lombardia.
Il capo dello Stato ha parlato di “pasticcio” di cui resta competente la magistratura.
Ha ricordato che i principi di democrazia e partecipazione costituzionalmente garantiti
non possono che svolgersi nel rispetto dei limiti e delle forme previste dalla legge.
Nel presentare le liste del Pdl, ci sono stati ritardi nell’adempienza del regolamento
e irregolarità.
Ancora combattimenti in Pakistan tra talebani e forze governative Duri
combattimenti stamani in Pakistan al confine con l’Afghanistan. Una quarantina di
combattenti talebani sono rimasti uccisi nel corso di due attacchi separati nel distretto
di Mohmand. Nell’ultimo anno, il Pakistan ha intensificato le operazioni contro i
talebani che cercano di abbattere il governo del presidente Zardari, sostenuto dagli
Usa. Il servizio di Stefano Leszczynski.
Gli attacchi
dei talebani si sono concentrati contro le postazioni delle guardie di frontiera pakistane,
che presidiano la zona a ridosso dell’Afghanistan. All’alba di oggi, almeno 200 guerriglieri
hanno assalito con razzi e armi automatiche i soldati di Islamabad, uccidendone uno
e ferendone altri quattro. La risposta dei militari è stata però decisa e una quarantina
di talebani hanno perso la vita in combattimento. Le forze aeree governative sono
poi intervenute nel nordovest del Paese con incursioni mirate contro le basi dei terroristi.
La controffensiva ha portato alla cattura del Mullah Agha Jan Mutasem, considerato
lo stratega politico e militare dei talebani e braccio destro del mullah, Mohammad
Omar. Due comandanti talebani, fra cui uno responsabile della fornitura di materiale
per confezionare giubbotti esplosivi utilizzati dai kamikaze, sono stati invece uccisi
in uno scontro a fuoco nella città di Peshawar. Gli attacchi suicidi in Pakistan sono
diminuiti nelle ultime settimane, anche se resta il timore che si possa trattare di
una decisione strategica in vista di una offensiva massiccia. Gli Stati uniti che
sostengono il governo pakistano del premier, Ali Zardari, hanno chiesto più volte
allo Stato maggiore di Islamabad di spingersi all’inseguimento dei talebani anche
oltre il confine afghano, cosa che i generali pakistani tendono ad evitare per timore
di aprire un nuovo e più esteso fronte nella loro guerra contro i talebani.
Paesi
Bassi: alle amministrative successo dell’estrema destra Il partito olandese
di estrema destra Pvv, xenofobo ed anti-islamico, guidato da Wilders, è risultato
la seconda forza politica alle elezioni municipali dell’Aja. Le principali forze governative
hanno subito un sensibile calo di consensi, anche se il partito laburista resta alla
guida dell’importante città olandese.
Il Togo al voto Seggi aperti
oggi in Togo per le elezioni presidenziali che vedono sei candidati sfidare il presidente
uscente, al potere dal 2005. Sono oltre tre milioni gli aventi diritto al voto. Le
elezioni saranno monitorate da osservatori dell’Unione Europea, dell’Unione Africana
e della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale. La campagna elettorale
si è svolta in modo pacifico, lasciando sperare in una stabilizzazione del Paese,
guidato per molto tempo dal padre dell’attuale presidente, il dittatore Gnassingbe
Eyadema.
Yemen: catturati membri di una cellula di Al Qaeda Undici
membri di una cellula di Al Qaeda sono stati arrestati nello Yemen, nel corso di un’operazione
delle forze di sicurezza. Nel corso degli scontri, il padre di un arrestato è stato
ucciso ed un poliziotto è rimasto ferito.
Cina: ridimensionate spese militari Le
spese militari della Cina aumenteranno del 7,5 % nel 2010. Lo ha annunciato oggi il
portavoce del governo, Li Zhaoxing. Si tratta di una crescita inferiore a quella dello
scorso anno e comunque molto più bassa rispetto a quella degli Stati Uniti. Tuttavia,
gli analisti occidentali ritengono che il livello vero delle spese militari cinesi
sia tre o quattro volte superiore a quello dichiarato.
India: oltre 60 morti
in un tempiodell’Uttar Pradesh È salito a oltre 60 morti il bilancio
della tragedia nel tempio Ram Janki, nello Stato indiano di Uttar Pradesh. Secondo
fonti locali, migliaia di persone erano accorse nel luogo di culto in occasione di
una visita del loro leader spirituale, il guru Kripalji Maharaj. Proprio l’altissimo
numero di fedeli accorsi ha indotto i responsabili del tempio a chiudere tre cancelli
di accesso, ma, sotto la pressione della folla, quello principale si è staccato ed
è caduto a terra, provocando la tragedia. (Panoramica a cura di Fausta Speranza
e Federico Catani)
Bollettino del
Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 63 E'
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