2010-03-03 15:25:14

India: per il ritratto blasfemo di Cristo in Punjab la polizia difende gli estremisti indù


Poteva finire molto peggio la violenza scoppiata il 20 febbraio nella città di Batala, in Punjab (India Nordoccidentale), e in alcuni villaggi limitrofi, dopo la pubblicazione del ritratto blasfemo di Cristo su manifesti affissi pubblicamente. Secondo informazioni raccolte dall’agenzia Fides, i militanti delle organizzazioni fondamentaliste indù come il “Sangh Parivar”, che hanno lanciato la violenza e attaccato le chiese, hanno cercato di bruciare vive due famiglie cristiane. Come riferisce l’All India Christian Council (Aicc), organismo che si occupa della protezione e della promozione delle minoranze cristiane in India, si sono salvati per miracolo il diacono Victor Gill, sua moglie Parveen, e un’altra famiglia cristiana che abitavano nei pressi della Chiesa del Nord dell’India, data alle fiamme dagli estremisti. “La polizia ha guardato l’aggressione e il tentato omicidio senza intervenire”, nota l’Aicc. “Nessun rapporto di polizia c’è sull’accaduto: anzi, ai cristiani è stato intimato di non sporgere denuncia per non subire conseguenze spiacevoli e per ottenere il rilascio del gruppo dei cristiani arrestati”, continua l’organizzazione, che ha condotto una missione in Punjab per indagare sugli eventi. “La strategia degli attacchi indiscriminati, e senza alcun rispetto per la vita umana, ricorda quanto è avvento in Orissa nel 2008”, nota allarmato John Dayal, capo della delegazione Aicc. Inoltre gli attacchi sono avvenuti nonostante il coprifuoco che, date le proteste e i disordini scoppiati, era già stato decretato. Questo, secondo l’Aicc, lascia supporre la complicità della polizia, accusata di fornire protezione ai gruppi fondamentalisti, mentre ha arrestato diversi giovani cristiani coinvolti: si tratta perlopiù di dalit, che avevano chiesto a tutti i commercianti della zona di chiudere i loro negozi in segno di protesta e solidarietà con la comunità cristiana. L’Aicc ha redatto un rapporto sull’accaduto, sollecitando le autorità dello stato del Punjab e quelle federali ad aprire un’inchiesta ufficiale sui fatti. In Punjab la popolazione cristiana è di circa 300mila persone, l’1,2% della popolazione totale. Il governo dello stato è in mano al partito nazionalista indù Baratiya Janata Party, braccio politico dei movimenti fondamentalisti. (R.P.)







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