Terremoto in Cile: 723 le vittime. E' emergenza saccheggi
Sono saliti ad almeno 723 i morti in Cile per il forte sisma di sabato scorso. Solo
ieri è stata registrata una trentina di scosse. L’ultima emergenza ora è quella dei
saccheggi, mentre la presidente uscente Bachelet ha chiesto all'Onu l'aiuto della
comunità internazionale. Il servizio di Francesca Ambrogetti: Sulla
situazione in Cile, la testimonianza del nunzio apostolico nel Paese latinoamericano,
mons. Giuseppe Pinto, raggiunto telefonicamente a Santiago, da Amedeo Lomonaco:
R. – La situazione
è di calma nella capitale, nelle zone più colpite, cioè le città di Concepción, Temuco
e Curicó, sono interrotte le comunicazioni. In questa fase, i soccorsi hanno principalmente
lo scopo di aiutare un milione di persone rimaste senza abitazione o con case molto
danneggiate. Questo sarà il grande problema mentre si avvicina l’inverno. La Chiesa,
evidentemente, sta cercando di venire incontro alle prime necessità della gente; per
il resto, si sa poco anche di questo perché non abbiamo nemmeno Internet: leggiamo
soltanto i giornali e i quotidiani. Fino ad ora hanno reso noto che i danni sono stati
gravi soprattutto nei centri storici.
D. – Quindi anche il patrimonio della
Chiesa ha subito ingenti danni…
R. – Esattamente. Le chiese, e alcune belle
cappelle presso conventi di suore che sono qui da 150, 200 anni, purtroppo hanno riportato
– sembra – danni rilevanti. Per esempio, qui, la Basilica di Nostra Signora della
Provvidenza, che è vicina alla nunziatura, ha riportato danni al campanile ma il resto
della struttura si è salvato perché si era già pensato a mettere in opera una gabbia
metallica.
D. – Religiosi e missionari sono già all’opera per aiutare la
popolazione?
R. – Sono sicuramente all’opera, ma abbiamo anche notizie molto
frammentarie perché dove il terremoto ha colpito di più, sono saltati tutti i sistemi
di comunicazione; questo ci impedisce di sapere come stanno le cose. So di vescovi
che hanno incominciato a fare il giro delle loro parrocchie, delle loro chiese. Fino
ad ora non ho notizie né di sacerdoti né di vescovi che siano rimasti vittime di questo
terremoto così forte, che si è sentito in sette regioni del Paese.
D.
– Un terremoto nel terremoto sono questi episodi di saccheggio …
R. – Ahimé!
Lì, poi, si mettono insieme le esigenze della gente che in quel momento ha perso tutto
e ha bisogno di mangiare, con quelli che ne approfittano. E infatti ci sono stati
diversi arresti.
D. – Ieri all’Angelus si è levata anche
la voce del Papa: il Santo Padre ha detto che non mancherà la solidarietà di tutti
…
R. – Questo intervento del Santo Padre certamente avrà rincuorato tante
persone, perché qui la religiosità è forte, specialmente nelle famiglie che vivono
nelle zone rurali. Questo intervento avrà poi incoraggiato moltissimi a cominciare
dai vescovi, dai sacerdoti, dalle tante religiose che si trovano sul territorio …