La Chiesa in Cile, anch’essa colpita dal sisma nei suoi luoghi di culto e nelle sue
strutture, si è subito mobilitata a favore dei terremotati. A nome dei vescovi cileni,
il presidente della Conferenza episcopale del Paese, mons. Alejandro Goić, vescovo
di Rancagua, ha inviato un messaggio a tutta la nazione. Ce ne parla Luis Badilla:
“E' una catastrofe”,
afferma a nome di tutto l’episcopato mons. Alejandro Goić. “Siamo pieni
di dolore per i nostri fratelli e le nostre sorelle che hanno perso la vita. Esprimiamo
la nostra vicinanza e offriamo le nostre preghiere ai parenti e amici e a tutti coloro
che hanno perduto i loro beni acquisiti con le fatiche di una vita. Fedele alla sua
missione, la Chiesa cilena – prosegue mons. Goić - s'impegna con il
suo sostegno spirituale e con la sua azione solidale in quest'ora così tragica. Con
la forza del Vangelo siamo portatori di speranza nei momenti di angoscia, dolore e
devastazione. Alle autorità pubbliche, ai servitori dello Stato e ai volontari offriamo
il nostro aiuto. La Caritas ha aperto un conto speciale per ricevere aiuti in denaro
che saranno prontamente portati alle popolazioni nelle località più colpite dal terremoto”.
Il presidente dell’episcopato cileno conclude con questa preghiera: “Che il Signore
ci dia la sua pace e la Madonna del Carmine ci protegga con il suo manto per poterci
così rialzare tutti in quest'ora così amara. Coraggio caro Cile! Che il Dio della
Vita ci benedica tutti".