Allarme nelle Filippine per i nuovi attacchi dei miliziani islamici di Abu Sayyaf
Rabbia e costernazione nelle Filippine all’indomani dell’ennesima azione del gruppo
islamico di Abu Sayyaf contro un villaggio nella provincia meridionale di Basilan,
in cui sono morte 13 persone. L'attacco è avvenuto a poche ore dalla liberazione,
ad opera delle forze di sicurezza del governo di Manila, di due cittadini cinesi sequestrati
da Abu Sayyaf il 10 novembre. C’è possibilità che i due episodi siano legati? Salvatore
Sabatino lo ha chiesto a Stefano Vecchia, esperto di questioni asiatiche:
R. - Possono
essere collegati nell’ottica una crescente tensione sul terreno. Le truppe di Manila
hanno colpito abbastanza duramente Abu Sayyaf in queste ultime settimane. Hanno arrestato
diversi esponenti e la settimana scorsa hanno ucciso Albader Parad, che era uno dei
capi più in vista dell’area militare di Abu Sayyaf. Questo ha portato ad innalzare
la soglia di attenzione in obiettivi possibili e in particolare nella capitale Manila.
Nell’estremo sud filippino, di cui Basilan fa parte, le regole valgono sempre fino
ad un certo punto: molto è giocato sul terreno e sulla situazione del momento.
D.
– Questi colpi inflitti all’organizzazione terroristica da parte dell’esercito di
Manila, di fatto, la indeboliscono o la rinforzano?
R.
– In questo momento la indeboliscono. In altre situazioni, le azioni del governo di
Manila, dell’esercito di Manila, sono state di militarizzare il territorio al punto
tale che la stessa popolazione fosse insofferente di questa situazione. In questo
momento il governo ha buon gioco ed ha soprattutto aumentato la pressione sul territorio
nel sud in vista anche delle elezioni. In questo momento, quindi, pare che il governo
stia facendo sul serio nel combattere la guerriglia sul suo stesso territorio e in
parte con le sue stesse armi.
D. – Il gruppo Abu
Sayyaf è nella lista nera americana, è legato ad al Qaeda, da anni preme per l’instaurazione
di uno Stato musulmano nel Paese asiatico. Oggi come può essere definito questo gruppo?
R.
– Per le azioni che compie, per la sua strategia e in parte per la sua ideologia di
fatto è un gruppo terroristico, le cui azioni sono in buona parte azioni di carattere
criminale. Si autosostiene in particolare con i rapimenti e con le razzie: che poi
dietro e soprattutto all’inizio vi fosse anche il tentativo di creare una situazione
di indipendenza nel sud filippino, questo è ora non è più così, certamente.
Afghanistan Non
si ferma la violenza in Afghanistan, dove almeno 11 civili sono morti nella provincia
meridionale di Helmand per lo scoppio di un ordigno al passaggio del veicolo sul quale
viaggiavano. Vittime anche tra le truppe internazionali: un soldato della Nato è stato
ucciso nell'ovest. Si tratta del 101.mo militare straniero morto in Afghanistan dall'inizio
del 2010.
Iran Nuova ondata di esecuzioni capitali in Iran: negli
ultimi giorni sono stati impiccati otto condannati per omicidio e traffico di droga.
Intanto la guida suprema iraniana Khamenei ha accusato l'Aiea di non essere indipendente
e di agire sotto l'influenza degli Usa e altri Paesi. Certe “misure unilaterali” dell'organismo
dell'Onu “porteranno discredito all'Aiea”, ha aggiunto riferendosi a un nuovo rapporto
secondo cui esistono serie “preoccupazioni” per un possibile fine militare del programma
nucleare di Teheran.
Arrestato capo militare dell’Eta Uno dei capi
militari dell’organizzazione terroristica basca dell’Eta è stato arrestato nel nordovest
della Francia, in Bassa Normandia. Lo ha annunciato il ministero dell'Interno spagnolo
con un comunicato. Ibon Gogeascoechea Arronategui, era latitante dal 1997 e ricercato
per aver preparato un attacco contro il 'Guggenheim Museum' di Bilbao. Negli ultimi
mesi sono stati numerosi gli arresti di responsabili dell'organizzazione separatista
basca, che ha ucciso più di 800 persone.
Mali, ostaggi italiani "Il
premier Silvio Berlusconi è noto per la sua generosità. Spero che possa aiutare me
e mia moglie". Così Sergio Cicala, l'italiano rapito in Mali e attualmente nelle mani
di Al Qaeda nel Maghreb, nel messaggio audio diffuso questa mattina su internet in
cui si rivolge anche al presidente Napolitano. L'ultimatum per Cicala scade domani.
Per il suo rilascio, i terroristi chiedono la liberazione degli estremisti detenuti
in Mauritania. Maltempo in Francia Almeno 12 persone sono
morte per il maltempo che ha colpito il nord ovest della Francia. Tra le vittime della
tempesta Xynthia anche un bambino di 10 anni. Da ieri un milione di persone sono senza
elettricità. Colpita anche la Spagna dove la tempesta ha causato tre morti. (Panoramica
internazionale a cura di Marco Guerra)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 59 E'
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