Roma, prima città al mondo, firma il Codice di Condotta contro il turismo sessuale
Roma è la prima città al mondo ad aver firmato il Codice di Condotta contro il turismo
sessuale. Un documento che impegna la città a tutelare i bambini sul proprio territorio
e gli operatori turistici ad un maggiore controllo nei confronti della clientela.
Una firma che si inserisce nella Campagna contro la tratta di minori, promossa da
Ecpat e Terre des Hommes, in occasione dei Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica. Alla
presentazione, martedì scorso in Campidoglio, c’era per noi Benedetta Capelli:
Una firma
che segna un passo avanti e che dimostra sensibilità verso il turpe fenomeno del turismo
sessuale, sempre più in crescita. La capitale non è una città in cui il fenomeno si
manifesta ma è meta dei turisti di tutto il mondo pertanto occorre vigilare e rendere
gli stessi turisti parte attiva soprattutto nel denunciare gli abusi. Essenziale quindi
il coinvolgimento dei tour-operator, le agenzie di viaggio e le strutture aeroportuali
chiamate a maggiori controlli. Il turismo sessuale riguarda milioni di bambini l’anno,
genera un volume d’affari pari a 32 miliardi di dollari e nasce in contesti degradati.
Yasmin Abo Loha, coordinatrice dei programmi di Ecpat Italia:
"Numeri reali non esistono, in quanto si tratta di un fenomeno
sommerso, e possiamo stimare che i bambini vittime, ogni anno, si aggirino all’incirca
intorno ai 2 o 3 milioni. Si tratta di fenomeni che sono gestiti dalla criminalità
organizzata. Spesso ci sono situazioni di povertà estrema. Quindi, pure laddove i
turisti sessuali vengono colti in flagrante dalla polizia, alla fine, queste persone
sono costrette a tirar fuori dei soldi e a corrompere le forze dell’ordine per far
passare tutto sotto silenzio".
Alla base di questo
fenomeno compiuto in larga parte da turisti occasionali, solitamente trentenni e di
istruzione medio-alta, ci sono dunque cause endemiche difficili da estirpare. Ancora
Yasmin Abo Loha:
"E’ un fenomeno
dal quale non si riesce mai ad uscire fuori. Perché, da una parte, la povertà, l’ignoranza
pure sulla materia e, addirittura, la convinzione di fare del bene a questi bambini,
perché si dice che in fin dei conti il minore avrà la possibilità di riportare del
denaro a casa".
Sud-est asiatico, Sud America e Africa:
le mete sono sempre le stesse. In Kenya, il triste primato di turisti sessuali appartiene
proprio all’Italia, seguita da Germania, Svizzera e Francia. E dunque è fondamentale
tenere alta l’attenzione soprattutto in vista dei mondiali di calcio in Sudafrica.
La denuncia in proposito di Terre des Hommes: Maria Clara Marchi:
"Vogliamo lanciare questa campagna contro la tratta,
proprio in occasione dei Mondiali, perché saranno in Sudafrica. Terres des Hommes
ha cinque case adesso in Mozambico, in una zona particolarmente soggetta al traffico
di bambini. Un’organizzazione con cui collaboriamo ci ha mandato un suo report dove
ci parla già di movimenti di bambini sul confine: ci si prepara ad accogliere i turisti
sportivi. E’ questo l’allarme che Terre des Hommes lancia e la motivazione per cui
si chiede un impegno di tutti i comuni ed un impegno ai turisti sportivi ad essere
responsabili, a sapere che in quei Paesi c’è questo tipo di problema e a comportarsi
in maniera corretta e responsabile. E’ una campagna di sensibilizzazione". E
il Sudafrica, secondo gli ultimi rapporti, risulta essere una delle mete emergenti
per il turismo sessuale a danno dei minori. Motivo in più per vigilare e non chiudere
gli occhi sul dramma di tanti bambini.