Google condannato in Italia per violazione della privacy. E' polemica
Ha fatto il giro del mondo la notizia della condanna da parte dei giudici di Milano
di tre dirigenti di Google accusati di aver violato la legge sul trattamento dei dati
personali pubblicando il video di un bambino disabile oggetto di violenza. “Accuse
ridicole” commentano gli Usa ricordando che il video è stato immediatamente oscurato.
Critiche da Reporter sans Frontiere che definisce la sentenza “un grave colpo alla
libertà di espressione”. Da più parti si sottolinea che sarebbe stato più opportuno
colpire direttamente gli autori del filmato. Ma questo è sempre possibile? Paolo
Ondarza lo ha chiesto all'avvocato Paolo Mazzà, docente di diritto della
comunicazione all’Università Lumsa di Roma: