2010-02-21 15:45:54

Nell’ultima settimana uccisi 5 cristiani a Mossul. Ai nostri microfoni l’arcivescovo della città irachena


Non si ferma in Iraq il vero e proprio stillicidio che sta colpendo la comunità cristiana della città di Mossul e che ha fatto registrare cinque omicidi in sei giorni. Ieri è stata trovata l’ultima vittima, un cristiano-ortodosso di 57 anni rapito una settimana fa nel quartiere settentrionale di Al-Habda. Due giorni fa le autorità hanno voluto incontrare i vescovi locali per parlare delle ripetute violenze contro i cristiani. Lo racconta, al microfono di Fausta Speranza, l’arcivescovo dei siro-cattolici di Mossul, Basile Georges Casmoussa:RealAudioMP3

R. – We bishops of Mosul City were to visit civil governor and …
Noi vescovi di Mossul abbiamo avuto un incontro con il governatore locale. Abbiamo parlato con lui e con il capo della polizia sulla situazione dei cristiani, in particolare a Mossul. Siamo stati molto determinati nell’identificare le responsabilità delle autorità locali e centrali in merito alla sicurezza dei cittadini, in particolare dei cristiani. Siamo stati ascoltati con disponibilità. La sera stessa dell’incontro la televisione locale ha trasmesso un ampio programma su questo problema. Il governatore ha parlato pubblicamente del nostro incontro e ha fatto un’ottima dichiarazione. Sappiamo anche che in sede di governo ci sono stati dibattiti proprio sulla situazione dei cristiani.

 
D. – A parte il messaggio alla popolazione che sicuramente è importante, davvero significativi sono i fatti: cosa può fare il governo?

 
R. – They promised us to reinforce security, to put soldiers …
Ci hanno promesso di rafforzare la sicurezza, di disporre soldati e polizia nei quartieri dove vivono i cristiani. Il problema è che a Mossul non c’è un quartiere specifico nel quale vivono i cristiani. I cristiani e le loro case sono sparsi in tutta la città! Quello che è veramente necessario è che il governo punisca chi commette queste azioni, perché l’unica forza che noi abbiamo è il diritto. E in questo momento il diritto non c’è! Tutti gli uomini politici e tutti i partiti politici sono impegnati nella campagna elettorale …

 
D. – Quali sono i sentimenti della comunità cristiana?

 
R. – Now, there are many families who leave Mosul to come into Christian cities …
Ci sono molte famiglie che abbandonano Mossul per rifugiarsi nelle città cristiane attorno a Mossul o nel Kurdistan. Proprio oggi ho incontrato alcune famiglie che vogliono andare via … Come ho detto, è necessario l’intervento del governo. E' necessario anche un incontro con il primo ministro, a Baghdad, per parlare con lui di questo problema. Siamo in attesa di questo incontro. Ma tutte le nostre chiese rimangono aperte a Mossul. Dobbiamo continuare la nostra vita normale, nonostante questa situazione!







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