2010-02-20 11:27:24

Presentato l'Annuario Pontificio 2010 al Papa: aumentano i fedeli cattolici e i sacerdoti nel mondo, in particolare in Asia e Africa


Aumentano i cattolici nel mondo e così i sacerdoti e i seminaristi, in particolare in Asia e Africa: è quanto emerge dai dati dell’Annuario Pontificio 2010, presentato questa mattina al Papa dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone e da mons. Fernando Filoni, sostituto alla Segreteria di Stato per gli Affari Generali. La redazione del nuovo Annuario è stata curata da mons. Vittorio Formenti, incaricato dell’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa, dal prof. Enrico Nenna e dai loro collaboratori. Il complesso lavoro di stampa è stato invece curato da don Pietro Migliasso, dal comm. Antonio Maggiotto e dal comm. Giuseppe Canesso, rispettivamente direttore generale, direttore commerciale e direttore Tecnico della Tipografia Vaticana. I dati statistici, riferiti all’anno 2008, forniscono un’analisi sintetica delle principali dinamiche riguardanti la Chiesa Cattolica nelle 2.945 circoscrizioni ecclesiastiche del pianeta. Il volume sarà prossimamente in vendita nelle librerie. Il servizio di Sergio Centofanti:RealAudioMP3

Il Papa ha espresso la sua gratitudine per il dono dell'Annuario, manifestando vivo interesse per i dati illustrati che mostrano un aumento complessivo dei cattolici nel mondo: nel 2008 sono stati registrati un miliardo e 166 milioni di fedeli battezzati, con un incremento di 19 milioni (+1,7%) rispetto all’anno precedente. Anche considerando la crescita della popolazione mondiale a 6 miliardi e 700 milioni di persone si osserva un lieve aumento percentuale dell’incidenza dei cattolici a livello planetario (dal 17,33 al 17,40 per cento).

 
In aumento anche i vescovi passati da 4.946 a 5.002 tra il 2007 e il 2008 (+1,13%). L’incremento è stato significativo in Africa (+ 1,83%) e nelle Americhe (+ 1,57%), mentre in Asia (+1,09%) e in Europa (+ 0,70%) i valori si collocano sotto la media complessiva. L’Oceania registra nello stesso periodo un tasso di variazione di –3%. Tali dinamiche differenziate non hanno però causato sostanziali variazioni nella distribuzione dei vescovi per continente.

 
Evoluzione positiva, ma moderata (e comunque attorno all’1% nel periodo 2000 – 2008) anche per i sacerdoti, sia diocesani che religiosi, aumentati nel corso degli ultimi nove anni, da 405.178 nel 2000 a 408.024 nel 2007 e a 409.166 nel 2008. La distribuzione del clero tra i continenti, nel 2008, è caratterizzata da una forte prevalenza di sacerdoti europei (47,1%), quelli americani sono il 30%; il clero asiatico incide per il 13,2%, quello africano per l’8,7% e quello nell’Oceania per l’1,2%. Tra il 2000 e il 2008 non è variata l’incidenza relativa dei sacerdoti in Oceania; è invece cresciuto il peso sia del clero africano, sia di quello asiatico e dei sacerdoti americani, mentre il clero europeo è vistosamente sceso dal 51,5 al 47,1%.

 
Tra le figure di operatori religiosi che affiancano l’attività pastorale dei vescovi e dei sacerdoti, le religiose professe costituiscono il gruppo di maggior peso numerico. Tali religiose, che nel Mondo erano 801.185 nell’anno 2000, diminuiscono progressivamente, tanto che al 2008 se ne contavano 739.067 (con una diminuzione relativa nel periodo del 7,8%). Va rilevato che i gruppi più numerosi di religiose professe si trovano in Europa (40,9%) e in America (27,5%) e che le contrazioni di maggior rilievo si sono manifestate ugualmente in Europa (- 17,6%) e in America (- 12,9%), oltre che in Oceania (- 14,9%), mentre in Africa e in Asia si hanno dei notevoli aumenti (+ 21,2% per l’Africa e + 16,4 per l’Asia), che controbilanciano l’anzidetta diminuzione, ma non sino al punto di annullarla.

 
A livello globale, il numero dei candidati al sacerdozio è aumentato, passando da 115.919 nel 2007 a 117.024 nel 2008. Complessivamente nel biennio si è avuto un tasso di aumento di circa l’1%. Tale variazione relativa è stata positiva in Africa (3,6%), in Asia (4,4%) e in Oceania (6,5%), mentre l’Europa ha fatto registrare un calo del 4,3%. L’America presenta invece una situazione di quasi stazionarietà.

 
Nel 2009 sono state erette dal Papa 8 nuove Sedi Vescovili ed una Prelatura; sono state elevate una Prelatura a Diocesi e 3 Prefetture a Vicariati Apostolici. In tutto sono stati nominati 169 nuovi Vescovi.

 
Per un commento di questi dati, ascoltiamo padre Bernardo Cervellera, direttore dell’agenzia missionaria AsiaNews. Innanzitutto l’aumento dei cattolici nel mondo:

R. – Questa è una cosa importante, perché mostra che la Chiesa cattolica, la proposta della Chiesa cattolica, la testimonianza cristiana, è ancora viva ovunque nel mondo.

 
D. – Aumentano sacerdoti e seminaristi, soprattutto in Africa e Asia…

 
R. – Questa crescita della Chiesa avviene effettivamente e soprattutto in Africa e in Asia. Questo è un fenomeno che è ormai presente da tantissimo tempo. Io conosco di più l’Asia ed effettivamente le comunità asiatiche sono decise, entusiaste, contente della loro fede e sono poi desiderose di comunicare la fede, tanto più che in Paesi come l’Africa e l’Asia acquisire la fede cristiana vuol dire proprio trasformare la propria vita, avere una nuova dignità, entrare in un rapporto comunitario che non è più quello tribale, che soffoca l’individualità, ma apre invece ad una creatività nuova della persona. Per tutti questi motivi trovo che sia quasi ovvio che ci sia un’enorme crescita in Africa e in Asia e con punte veramente molto, molto grandi.

 
D. – Un incremento anche in situazioni difficili…

 
R. – Un incremento anche in situazioni difficili, perché questi Paesi sono segnati da guerre, da difficoltà, da persecuzioni, da mancanza di libertà religiosa. La qualità umana che, però, offrono le testimonianze dei cristiani è affascinante proprio per questo. Se guardo a questo mondo globalizzato asiatico ed africano, cosa vedo? Vedo che, se alla fin fine non c’è la proposta della dignità che viene dalla fede e se non c’è la proposta di una comunità che sia interessata anche al mondo e a trasformare la società, in fondo questi africani e questi asiatici hanno soltanto il modello materialistico come unico possibile ideale per la loro vita, che è un po’ poco.

 
D. – Si conferma, invece, il calo vistoso in Europa…

 
R. – Il calo in Europa, trovo che sia effettivamente dovuto moltissimo al fatto che in Europa il secolarismo è diventato veramente molto, molto forte. Un secolarismo che è penetrato ormai anche nelle famiglie, per cui tantissimi genitori non hanno più cura di trasmettere ai loro figli i valori cristiani, la fede cristiana. Secondo me ci aspetta ancora un ventennio di giovani che cresceranno con una pochissima influenza del cristianesimo. Se poi teniamo presente la forza che hanno i media non cristiani in questo mondo, appare chiaro che i giovani sentono pochissimo la testimonianza dei cristiani, sentono pochissimo l’annuncio cristiano. E’ dunque davvero necessaria una nuova evangelizzazione dell’Europa!







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