2010-02-20 15:11:02

I vescovi dominicani: rispetto della vita e lotta contro povertà e droga


Ieri, i 18 vescovi membri della Conferenza episcopale della Repubblica Dominicana, hanno reso pubblico un ampio documento che, come scrivono i presuli, si riallaccia in particolare alla “Caritas in veritate” di Benedetto XVI. Nelle pagine di questa enciclica, si legge nel documento, “c’è un messaggio che non possiamo dimenticare”. Il Papa “ci ricorda che nella cura della vita umana vanno rilevati sempre” due grandi aspetti: il “valore supremo della vita stessa” e l’importanza centrale “della libertà religiosa”. Da qui, spiegano i presuli, si può capire dunque come ogni vero e integrale sviluppo materiale non può dimenticare che “è la vita il centro di qualsiasi progetto di crescita”. I vescovi dominicani, analizzando in profondità le luci e le ombre della globalizzazione, si addentrano anche sulle conseguenze negative delle recenti crisi internazionali sui popoli meno abbienti, e sottolineano “l’importanza e le ragioni della speranza” che Dio stesso “ha depositato nel cuore dell’uomo”. E' proprio questa grande e vitale speranza secondo la quale l’uomo percorre la storia accompagnato da Dio, ciò che consente ai vescovi di dare uno sguardo critico e preoccupato sulla realtà del Paese. I presuli si dicono convinti che solo dalla verità, anche se dura, si possono costruire, nel dialogo, nella pace e nel consenso, le soluzioni migliori ai problemi della nazione. Per i vescovi, il Paese vive negativamente una mancanza di gerarchia delle priorità, fra cui l’educazione, “che non solo è una questione centrale ma anche urgente”. Perciò i vescovi chiedono alle autorità un maggiore impegno per superare i problemi, molti dei quali colpiscono l’ambito educativo minacciando il futuro dei giovani. D’altra parte la dichiarazione si sofferma a lungo sul problema della droga che con i suoi “tentacoli potenti e onnipresenti” comincia ad “invadere ogni cosa, non esclusa la polizia, le forze armate, le autorità e i giudici. La droga, scrivono, degenera, avvilisce, distrugge, uccide e corrompe la società. La droga è nemica non solo della persona ma anche della società”. Occorre formulare buone diagnosi, “rafforzare le istituzioni che lavorano negli ambiti dell’educazione e della prevenzione” per agire tempestivamente con tutti i mezzi legali necessari. Infine, i vescovi dominicani si soffermano anche sui problemi della povertà, considerata una “sfida fondamentale”. Va ricordato che spetta alle autorità pubbliche “affrontare e risolvere questa questione” e in questo compito “spetta anche alla società civile offrire il proprio contributo”. (A cura di Luis Badilla)







All the contents on this site are copyrighted ©.